India, Bihar: 2 pozzi profondi
I bambini che ci salutano dalla prima pagina della circolare Estate 2014 sono di Belaon, un villaggio della diocesi di Buxar in Bihar, uno stato dell’India che si trova nella parte nordorientale, tra le catene montuose dell’Himalaya e la piana del Gange. L’acqua è un elemento critico in questi luoghi; nel nord del Bihar ci sono frequenti alluvioni, ma c’è siccità nel meridione, dove si trova la diocesi di Buxar: qui si soffre per scarsità e impurità dell’acqua, sia per irrigazione che per consumo. Il vescovo Sebastan Kallapura ha selezionato due parrocchie tra le tante, i centri Sociali Diocesani di Buxar e Belaon, chiedendo aiuto per la perforazione di due pozzi.
Molti terreni di Belaon sono pietrosi o sabbiosi mentre Buxar è nella piana del Gange. Per avere acqua non contaminata bisogna scavare in profondità. Si tratta di zone rurali e semi rurali, ma la velocità di trasformazione di queste zone va oltre ogni immaginazione. Solo dieci anni fa c’erano solo terreni agricoli, ma ora molti terreni sono dismessi. Una delle ragioni principali è la carenza d’acqua per uomini, animali e fattorie.
Aiutaci a costruire due pozzi, perché l’acqua è l’elisir della vita!
Ecco alcune considerazioni di monsignor Kallapura estratte dalla richiesta che ci ha presentato:
Tutto ciò che mangiamo dipende dall’acqua per la sua crescita. L’acqua può convertire sterili terreni in zone fertili e lussureggianti grazie all’irrigazione. In alcune zone del Bihar, causa i cambiamenti climatici, non riceviamo abbastanza pioggia come invece avveniva un tempo. Le piogge nei tempi sbagliati e la riduzione dell’acqua portano la siccità nei campi e negli stagni, colpendo la vita di uomini e animali. Poiché i campi sono aridi, la popolazione non ha lavoro ed è costretta a migrare in città e stati cercando impiego nelle industrie.
L’insufficienza idrica ha creato divisioni nella popolazione perché la domanda supera la disponibilità e necessità fondamentali sono negate a molti. Anche il fattore casta incide, perché le persone di casta inferiore non possono attingere acqua dai pozzi di quelli di casta superiore, né usare i loro recipienti.
La scarsità d’acqua ha portato grande devastazione nella vita di uomini, donne e specialmente bambini. Malnutrizione, diarrea e altre malattie sono causate dall’acqua contaminata e dal suo elevato contenuto di arsenico.
Laddove l’acqua è disponibile, si vedono notevoli progressi. Lo stile di vita cambia da una vita disordinata a una più organizzata: la gente tiene le proprie case pulite e ordinate e l’abitudine di fare i propri bisogni all’aperto si riduce gradualmente. L’acqua è fondamentale sia per costruire case di fango che di mattoni. In breve, senza acqua la vita non è possibile e non si può immaginare una crescita. L’acqua porta dignità, speranza e libertà tra gli ultimi della società. Sì, l’acqua è l’elisir della vita.
Perforando due pozzi profondi a Belaon e Buxar si potrà provvedere una regolare e sufficiente quantità d’acqua per bambini, giovani, uomini e donne. Questo porterà sicuramente a uno sviluppo nello stile di vita delle persone, che si avvieranno all’autosufficienza, avranno accesso all’educazione e miglioreranno le proprie abitudini igieniche.
Tutte le persone di Buxar e Belaon beneficeranno dell’acqua potabile. I servizi igienici saranno migliorati per la disponibilità d’acqua e ci sarà una costante crescita dei servizi sanitari. Ne seguirà anche una maggior cordialità tra le famiglie.
Sebbene la gente qui sia molto povera, è collaborativa di natura. La partecipazione locale si esprimerà con un aiuto manuale nel lavoro (come il trasporto dei materiali) e col fornire il cibo agli operai durante la costruzione. Il contributo locale potrà così coprire circa il 15% della spesa totale prevista.