Ospedale di Ngaoundal, Camerun
L’ospedale di Ngaoundal, costruito anche con il supporto del Gruppo India, è in funzione! Il 1° aprile 2016 è stato inaugurato, con la visita delle autorità, e il 4 aprile ha iniziato ufficialmente l’attività. Il 28 aprile c’è stato il primo intervento chirurgico, eseguito con la collaborazione di un medico italiano, impegnato in un periodo di volontariato. È una grande soddisfazione per le Suore della Carità di S. Giovanna Antida che hanno sempre creduto nella necessità di quest’opera e nel supporto della Provvidenza che si è manifestata tramite l’aiuto di tanti amici, del Gruppo India e di tante altre associazioni. Nessuno avrebbe potuto da solo costruire un intero ospedale, ma l’aiuto di tanti ha reso questo sogno una realtà.
Il grazie delle Suore e soprattutto di quanti hanno già beneficiato di questa struttura o che sanno che potranno usufruirne in caso di bisogno, giunge attraverso questa buona notizia e le foto che testimoniano la realizzazione del sogno.
La storia | La costruzione | L’avvio |
La storia
Presenti a Ngaoundal dal 1985, le Suore della Carità di S. Giovanna Antida si sono impegnate nell’ambito della sanità con l’apertura di un Centro di Salute: Dispensario e Maternità. Le strutture, però, sono piccole e incapaci di far fronte alla numerosa affluenza di malati che sanno di essere bene accolti e curati con competenza.
Purtroppo manca il blocco operatorio e l’ospedale più vicino si trova a 100 km, con una strada molto dissestata, particolarmente nel periodo delle piogge. Così, spesso non si riesce ad arrivare in tempo. Da qui la scelta di realizzare un piccolo ospedale con posti letto, che possa assicurare i diversi interventi chirurgici, i parti difficili, un laboratorio per analisi approfondite e l’accompagnamento dei malati di AIDS. Il Comune di Ngaoundal, vista l’importanza di questa grande opera, concede un terreno con il grande vantaggio di una sorgente d’acqua da incanalare e utilizzare per l’ospedale in cui trasferire tutto ciò che già esiste.
La costruzione
Le suore si muovono alla ricerca di aiuti e senza aspettare di avere tutto il necessario, fidandosi della Provvidenza, il 31 gennaio 2012 danno il via ai lavori a partire dal dispensario e dalla maternità; seguiranno il blocco operatorio e i padiglioni per il ricovero. Piano piano arrivano gli aiuti da varie organizzazioni, anche dagli amici del Gruppo India, che hanno risposto agli appelli lanciati con varie circolari, a partire da Pasqua 2012.
In particolare, con il supporto del Gruppo India si costruisce il blocco per chirurgia e medicina (un padiglione ad U) da 41 letti. Oltre alle strutture fondamentali (dispensario, blocco operatorio e maternità) si impiantano i pannelli solari per l’energia elettrica e si costruisce il castello per l’acqua, una cappella, gli uffici per l’amministrazione, il parcheggio, l’inceneritore…
Arrivano anche i materiali, sia quelli sanitari che quelli per gli uffici; si installa il gruppo elettrogeno e si richiedono tutte le varie autorizzazioni. Finalmente il 1° aprile 2016 si inaugura l’ospedale che inizia a funzionare dal giorno 4, anche se non completamente.
L’avvio
Dalle suore e da chi in questo ospedale sarà curato e salvato… un immenso GRAZIE a quanti hanno contribuito. A Ngaoundal medici, volontari, suore, personale… ce la stanno mettendo tutta. Ognuno vuole essere all’altezza delle aspettative generate da tale complesso ospedaliero: un “gioiello” in un luogo semplice e fraterno. Ma a Ngaoundal le difficoltà non mancano e…
C’È ANCORA POSTO PER LA SOLIDARIETÀ DI TUTTI!
Avviare una così grande opera in una realtà povera e lontana dalle grandi città, non è cosa facile. Per esempio, manca un chirurgo che sia qui stabilmente. Si possono organizzare solo interventi programmati facendo venire qualcuno che si fermi 2-3 giorni per fare una serie di operazioni, ma le emergenze sono difficili da gestire perché l’unico chirurgo presente è il direttore sanitario che ha sì la qualifica, ma poca esperienza al tavolo operatorio.
Infatti poiché la zona è isolata è difficile trovare medici disposti a trasferirsi qui; preferiscono lavorare dove ci sono più ospedali per poter operare in più strutture: chi viene a Ngaoundal può lavorare solo qui. Questo è un grosso problema sia per la difficoltà di eseguire tutti gli interventi necessari, sia perché bisogna comunque pagare il resto del personale sanitario anche se non è impegnato a pieno regime. Lo Stato non dà alcun contributo all’ospedale e non esiste un sistema di assistenza sanitaria: i pazienti devono pagare le cure per proprio conto. L’ospedale cerca di tenere i costi al minimo, ma anche questo per qualcuno è troppo.
C’è ancora bisogno di un appoggio economico. Ci rivolgiamo in particolare a tutti voi, amici, che, con tanta generosità, avete reso possibile la realizzazione di questo grande sogno! Siamo certi che sarete partecipi e presenti anche in questo non facile momento della messa in opera dell’ospedale.
C’è bisogno soprattutto di medici volontari: servono medici, particolarmente chirurghi, ginecologi, anestesisti… che, per qualche tempo, vogliano mettere la propria professionalità a servizio di chi più ne ha bisogno. Il dr. Giuseppe Puglia, ginecologo, ha già fatto la sua bellissima esperienza e il 28 aprile 2016, con un medico locale, ha eseguito il primo intervento chirurgico e poi altri, in particolare uno che gli ha regalato l’emozione grande di salvare la vita di una giovane mamma. Lui ora è rientrato in Italia ma tornerà ancora a Ngaoundal. Intanto si sta facendo portavoce delle necessità del nostro “neonato” ospedale che, come ogni neonato, ha bisogno di un accompagnamento appropriato. Speriamo che altri vorranno fare altrettanto!
Le Suore hanno preparato una locandina che rilancia l’appello a continuare il sostegno e hanno inviato alcune foto della struttura e dell’inaugurazione.
Maternità | Padiglioni | Uffici | Farmacia del dispensario | Corsia letti |
Sala visite | Sala ecografie | Sala parto | Blocco operatorio | Laboratorio |
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