Un anno scolastico
Vogliamo raccontarvi un anno tipo dei bambini in una delle tante scuole aiutate dal Gruppo India grazie ai tanti benefattori che ci sostengono. Abbiamo scelto la scuola di Paraspada, intestata a p. Mario Pesce, ma potevamo parlare di una qualsiasi altra scuola, di qualsiasi altro Paese: sarebbero cambiati i lineamenti dei bambini, alcune feste, i periodi di vacanza… Quello che non cambia sono l’impegno e l’amore dei missionari e la gioia dei bambini che affrontano pieni di entusiasmo l’avventura scolastica, sapendo che l’istruzione potrà cambiare in meglio la loro vita e il loro futuro. In questa pagina trovate invece il racconto dell’anno scolastico “bruciato” dalla pandemia…
La scuola è iniziata il 9 giugno e i nuovi arrivati sono stati ricevuti dando loro un berretto e un fiore, segni che testimoniano la loro importanza per noi e li pongono al centro della giornata. Quest’anno ci sono 47 bambini ammessi alla 1° standard (l’equivalente della 1° elementare), 27 bambine e 20 bambini. Per noi è stata una grande sorpresa avere più femmine che maschi. L’intera scuola era presente per dare loro il benvenuto: sono stati i re e le regine della scuola per tutto il giorno. C’erano anche la banda e alcune attività culturali preparate dagli studenti più anziani come parte della cerimonia di benvenuto. I più grandi erano molto contenti che per loro non ci fossero lezioni regolari: hanno goduto di aiutare i più giovani a sentirsi a proprio agio.
In agosto è stata celebrata “Raksha Bandan”, la festa delle sorelle e dei fratelli, un’antica festa indù che celebra l’amore fraterno. Il nome viene dal sanscrito: raksha significa protezione, mentre bandan è il verbo legare. Ogni bambina o ragazza prega come fosse una sorella per una lunga vita e la salute di un bambino/ragazzo (un ideale fratello) e lega un rakhi (un braccialetto fatto di fili colorati) alla sua mano. Una ragazza che lega un rakhi al polso di un ragazzo può contare su di lui come se fosse un vero fratello. A questa festa hanno partecipato tutte le ragazze e i ragazzi della scuola.
Il 15 agosto, festa dell’Indipendenza dell’India, è stata una giornata di celebrazioni; abbiamo anche organizzato alcune competizioni come canzoni patriottiche, pitture, discorsi, giochi di strada… raffiguranti la vita e le sofferenze dei combattenti per la libertà.
Formare il cuore dei giovani è uno degli scopi della nostra istituzione. Con questo obiettivo abbiamo organizzato assemblee mattutine, durante le quali gli studenti sono liberi di usare le Sacre Scritture, le vite dei santi e dei leader nazionali e mondiali: leggerle, commentarle e trarne conclusioni per la loro vita. Le assemblee sono condotte dagli studenti con il supporto dei loro insegnanti e sono momenti di creatività ed entusiasmo.
Come tutti gli anni, una volta alla settimana si svolge la lezione di “educazione ai valori”, durante la quale gli studenti cattolici hanno il catechismo e i non cattolici formazione morale ed etica. Inoltre, il primo venerdì di ogni mese c’è la celebrazione della Santa Messa per il personale e gli studenti; anche molti dei non cattolici partecipano alla celebrazione.
Durante l’anno ci sono stati molti programmi volti alla consapevolezza di sé per adulti e ragazzi e per diffondere il valore dell’educazione. Inoltre la scolaresca si è unita al movimento nazionale “Clean India” e i nostri bambini sono andati a pulire il villaggio.
La scuola organizza molte competizioni per dar modo ai ragazzi di tirar fuori i loro talenti nascosti. La gara delle maschere è stata un vero successo, tutte le classi hanno partecipato con grande entusiasmo e fantasia. Un’altra prova per le classi è stata la gara delle miniature d’argilla: al termine le migliori sono state esposte.
Le classi fanno anche dei picnic per stare all’aperto e condividere esperienze. Durante le uscite, ogni bambino ha un ruolo ben preciso: chi porta l’acqua o la legna da ardere, chi taglia le verdure, chi cucina, chi serve il cibo, chi lava i vassoi… è un giorno di gioia e divertimento per i bambini.
Il 5 settembre è stato celebrato il “Giorno dell’insegnante”: tutti gli adulti impegnati nella scuola sono liberi dai loro doveri e i bambini prendono il loro posto: chi fa il preside, chi l’insegnante, il segretario, il bidello… è un giorno di enorme divertimento per loro. Nello stesso tempo però conoscono meglio le responsabilità di un professore e di come sia difficile insegnare e gestire una scuola. Sr. Mayuri, la preside, è sempre disponibile per i bambini e questo contribuisce a farli crescere fiduciosi nelle relazioni con le persone.
Sempre in autunno si festeggiano la nascita del Mahatma Gandhi e quella di Pandit Jawaharlal Nehru, giorno che è considerato la “Festa dei bambini”. Anche la festa di San Francesco Saverio (3 dicembre), patrono della scuola, è sempre un giorno di solenni celebrazioni. Quest’anno ha coinciso con il “giorno dello sport”. L’intera scuola è stata divisa in 4 squadre e ci sono state gare, parate ed esercitazioni. Per noi questa è una giornata particolarmente solenne, ma poiché San Francesco Saverio è il patrono dell’attività missionaria in India, molte scuole cattoliche la festeggiano anche se in tono minore.
Essere sempre sensibili ai bisogni di poveri, affamati, sofferenti, anziani abbandonati, orfani… intorno a noi è un altro aspetto del programma formativo. A questo scopo gli studenti sono stati incoraggiati a fare piccoli sacrifici e organizzare una raccolta in classe. Il ricavato è stato poi utilizzato durante il periodo natalizio, quando siamo andati in visita ad alcuni istituti per aiutare e celebrare il Natale con i più sfortunati. Gli studenti spesso hanno portato cibo, dolci e anche doni da condividere con i ricoverati dei centri visitati.
Dopo Natale, i bambini sono rientrati nelle loro case per una breve vacanza, poi sono tornati all’ostello per prepararsi per gli esami finali. Tra gennaio e aprile lo studio li ha tenuti molto impegnati; al termine sono andati a casa, dove attendono i risultati che arriveranno dopo circa un mese. Le vacanze continueranno fino ai primi di giugno.
Ormai sono quasi tre settimane che i nostri bambini sono tornati a casa per le vacanze. Quest’anno l’estate è già molto calda, la temperatura è ora di 41° Celsius. Alcuni dei nostri villaggi non hanno ancora acqua potabile. Immaginiamo i nostri bambini che gironzolano con questo caldo! I loro genitori molto probabilmente sono dovuti andare a lavorare in città per guadagnarsi da vivere, così non c’è nessuno che si prenda cura di questi piccoli. Quest’anno la coltivazione di mango e anacardi non è andata molto bene, e probabilmente i bambini non hanno molto da mangiare. A tutti noi, mancano i bambini e siamo preoccupati per loro. Per questo visitiamo i villaggi regolarmente, per vedere come se la passano durante le vacanze e mantenere i rapporti con loro e le famiglie.