India: impianto acqua potabile a Turpupalem
Completato l’impianto per l’acqua potabile a Turpupalem, per il quale avevamo lanciato un appello nell’Autunno 2015. Questa è una delle più grandi parrocchie della diocesi di Guntur (Andra Pradesh, India), in una zona arretrata dal punto di vista sociale ed economico e gli abitanti fanno parte delle caste basse o dei tribali, comunità marginalizzate dalla società. Uno dei grandi problemi del villaggio era avere acqua potabile: l’acqua disponibile era contaminata da sostanze chimiche nocive alla salute, soprattutto per i bambini e ragazzi nell’età della crescita. Da qui l’idea della costruzione di un impianto di acqua minerale per fornire alle persone acqua potabile in grado di migliorare la salute dei loro famiglie ed i bambini.
Siamo ora lieti di trasmettere il grazie della comunità con un breve resoconto del progetto e dei suoi risultati.
Vi siamo eternamente grati per aver finanziato il progetto che consente a 2.500 famiglie un facile accesso all’acqua potabile che non solo migliorerà il livello della loro salute e dell’igiene ma della loro condizione di vita sotto ogni aspetto. Le donne, che avevano l’incarico di procurare l’acqua alla famiglia percorrendo lunghe distanze, ora hanno l’acqua disponibile vicino a casa; le energie e il tempo risparmiato sono devolute ad attività che migliorano le finanze domestiche.
(Fr. K. Rayapu Reddy)
La costruzione dell’impianto è stato uno sforzo di tutta la comunità, iniziato con la costituzione di un comitato di 6 membri scelti tra gli abitanti del villaggio: due uomini, due donne e due anziani. Questo comitato è stato subito coinvolto in giornata di formazione sull’importanza di acqua potabile per la promozione di buona salute, una migliore igiene e pratiche sanitarie come salvaguardia da varie malattie legate all’acqua; la necessità di conservare il bene prezioso, il suo uso giudizioso per evitare sprechi di acqua. I membri sono stati istruiti su importanti norme per l’efficacia del progetto: pianificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione a tutti i livelli con la loro partecipazione attiva.
Il comitato, con l’aiuto di uno specialista, ha scelto la migliore sorgente d’acqua nella zona e sono subito iniziati i lavori per scavare il pozzo, collegandogli un motore per pompare l’acqua all’impianto.
Nel frattempo gli abitanti del villaggio hanno preparato una stanza ben ventilata con un pavimento in piastrelle idonea a ospitare l’impianto di acqua minerale con tutti i suoi componenti. La stanza è stata elettrificata e igienizzata e l’impianto di acqua minerale dotato di tutti i componenti è stato installato e messo in funzione.
Una persona è stata assunta come addetto per assicurare continuità alla manutenzione dell’impianto e alla vendita. È stato costituito un comitato di gestione per occuparsi della gestione complessiva dell’impianto di acqua minerale e di periodiche visite per monitorarne il funzionamento. I proventi della vendita di acqua minerale serviranno per pagare l’operatore e i costi di manutenzione, in modo che l’impianto sia autosostenibile.
Sono ben 2500 le famiglie povere che ora hanno facilmente a disposizione l’acqua potabile e hanno così migliorato le loro condizione igieniche e sanitarie.
Gli abitanti del villaggio, liberi da malattie, migliorano il loro livello di efficienza, aumentando i giorni di lavoro, guadagnando di più, uscendo dalla povertà e dalle privazioni; i bambini frequentano di più la scuola, si concentrano negli studi e fanno notevoli progressi.
L’accesso all’acqua potabile è il primo passo per migliorare la qualità della vita; evita le principali malattie e riduce morbilità e mortalità.
Oltre a tutto ciò, aver costruito insieme un impianto di tale importanza per il villaggio ha rafforzato lo spirito di appartenenza alla comunità.