India: Parvathi
Parvathi P. è cresciuta nel villaggio di Kunduru (Andhra Pradesh, India). Ancora giovanissima è stata data in moglie a M. R., uno zio materno abitante in un villaggio vicino. M. R. era un ubriacone e spesso picchiava Parvathi. Anche la suocera, che ospitava la coppia, era molto crudele con lei. I maltrattamenti hanno influenzato psicologicamente Parvathi che è diventata lunatica e si è isolata da tutti. Poi Parvathi è rimasta incinta e ha partorito un figlio maschio, morto immediatamente dopo il parto. A questo punto il marito l’ha cacciata di casa e Parvathi è tornata dalla madre, ma ormai in pessime condizioni psicologiche: parlava da sola, mostrava comportamenti sospetti e segni di una grave depressione. Grazie al progetto a sostegno dei malati mentali gestito dalle suore canossiane, la malattia di Parvathi è stata riconosciuta e lei ha potuto iniziare una cura adeguata.
Ora assume regolarmente i farmaci prescritti e partecipa a incontri terapeutici. Uno degli psicologi insieme a una suora ha istruito la madre sull’importanza dell’assistenza domiciliare, del supporto emotivo, dei controlli regolari; parte della cura è il coinvolgimento in piccole attività domestiche, il cibo nutriente, l’igiene personale, la partecipazione a incontri familiari e sociali… I sintomi si riducono, Parvathi sta migliorando, è tornata serena e sta riprendendo una vita normale.
Quella di Parvathi è solo una delle storie a buon fine del progetto di assistenza, cura e riabilitazione dei malati mentali condotto dalle suore canossiane di Draksharam (Andhra Pradesh, India). Un primo obiettivo è che i malati mentali (e i familiari) siano consci dei lori diritti e rivendichino dal Governo tutti i servizi loro dovuti: educazione, salute, mezzi di sostentamento. Le suore si prendono cura di un centinaio di persone, accompagnandoli all’ospedale per i controlli e le cure del caso, coinvolgendoli in varie attività, spiegando ai familiari come seguirli. Il 75% dei malati coinvolti nel progetto si cura regolarmente e riesce a migliorare la qualità della propria vita.
Siamo grate al Gruppo India per il vostro generoso aiuto e l’intervento tempestivo con cui avete risposto. Incontravamo molto difficoltà nel continuare questa missione a causa dei problemi finanziari ed è solo grazie al vostro generoso aiuto che siamo in grado di fare questo lavoro. Insieme ai nostri pazienti, uomini, donne e ragazzi, inchiniamo la testa a tutti voi. Possiamo fare qualcosa grazie al vostro impegno. Ringraziamo l’Onnipotente per averci dato delle persone generose per continuare la Sua missione su questa terra. Assicuriamo il nostro sostegno orante. Possa Dio premiarvi per esservi presi cura dell’attuazione di questo programma nei villaggi più remoti.
Sr Mercy