Estate 2017
Uniti per dare un volto concreto alla Carità
“Dall’India al mondo: un grande ponte d’amore”. È lo slogan che più rappresenta il “Gruppo India” oggi! Pur conservando nel proprio nome il riferimento al Paese per il quale è iniziato il proprio impegno, il suo orizzonte si allarga sempre più al mondo, con una attenzione speciale al continente africano. È da qui, infatti, che ci giungono molte grida d’allarme: conflitti, razzie, scontri etnici, siccità, denutrizione, malattie… sembra che non ci sia un attimo di pace e serenità in questi Paesi, pur nell’indifferenza del resto del mondo.
Questi drammi e le loro conseguenze sullo sfruttamento delle persone e delle risorse locali non possono non richiamare costantemente la nostra attenzione. Siamo convinti che tante piccole gocce formano un mare di bene. il Comitato ha cercato di gestire al meglio le preziose gocce che ognuno ha donato, spesso con sacrificio e in molti casi con ammirevole fedeltà. Così cresce il supporto dato ai Paesi africani, in risposta alle emergenze e per ricostruire le basi di queste società continuamente minate. L’ultimo appello ci era giunto dalla Rep. Centrafricana (cfr. circolare Pasqua 2017). Quanto sr M. Elena Berini ci scrive è la testimonianza più bella di quanto questo aiuto sia concreto, importante, vitale…
«Cari amici del Gruppo India, come dirvi la gioia e la riconoscenza delle tante persone che abbiamo potuto aiutare grazie a voi? Dopo l’attacco dei ribelli a Bocaranga, il 2/2/2017, abbiamo aiutato i più vulnerabili: vedove con bambini, malati che non potevano comperare le medicine, famiglie che avevano perso tutto: materiale da cucina, materassi… Abbiamo organizzato pasti per più di 90 bambini dei rifugiati, acquistato sacchi di fagioli, pagato la retta scolastica a oltre 30 giovani e bambini; a ognuna delle famiglie che si erano rifugiate nelle nostre aule abbiamo dato 50€ per le necessità più urgenti. La situazione resta precaria, gruppi di ribelli circolano e creano paura. Lo stato di allerta continua. Come Suore della Carità siamo attente alle sofferenze, ai bisogni dei più poveri. In questi giorni è tornata una ragazzina delle nostre elementari, presa come moglie da un capo ribelle razziatore di ragazze e che ora è stato ucciso. È orfana e vive con una donna anziana. Le stiamo facendo fare i test per accertarci che non sia stata infettata dall’AIDS. Vuole tornare a scuola e noi faremo di tutto per aiutarla. Tante sono le giovani violentate, obbligate a prostituirsi per vivere, vestirsi e curarsi. La società Centroafricana è allo sfascio… ma ci sono piccoli segnali di ripresa, piccole luci che si accendono qua e là e che invitano a sperare, ad andare avanti. Certamente verranno tempi migliori per questo popolo, per i suoi giovani in cerca di Pace. È bello per noi poter sempre contare su di voi! Continuate a darci una mano… insieme daremo un volto concreto alla Carità».
Dedichiamo queste pagine particolarmente all’Africa. Per tutti l’invito a restare o a entrare in questa bella catena di solidarietà e di vicinanza a quanti, in Africa e nel mondo, si trovano in difficoltà. Insieme continueremo a vivere una Carità concreta e a dare una mano ai tanti che contano su di noi.
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