Biharsharif, India: laboratori per il futuro
Vogliamo aiutare una scuola tecnica, sorta in un’area povera ma in rapido sviluppo industriale, a riempire i laboratori di tutti gli strumenti necessari per formare ragazzi che abbiano poi la possibilità di trovare un buon impiego nel nuovo polo tecnico, evitando di dover emigrare o dover accettare lavori sottopagati, al limite della schiavitù.
L’area di Biharsharif è abitata prevalentemente da comunità appartenenti alle caste più povere, arretrate e tribali, in buona parte analfabeti. È molto difficile per loro raggiungere buoni livelli di istruzione e molti abbandonano la scuola per andare a pascolare il bestiame per i ricchi allevatori, a fare lavori umili negli hotel e nei negozi nelle città dove i genitori migrano in cerca di lavoro. Inoltre nella zona non ci sono istituti di formazione professionale che possano evitare l’abbandono scolastico da parte dei ragazzi. L’analfabetismo è molto alto tra i Dalit e i Mahadalits (comunità tribali molto povere) ma una scuola di formazione professionale sarebbe la benvenuta per colmare lo svantaggio sociale in cui vivono i ragazzi, per sviluppare le loro capacità e dare loro una dignità e la capacità di trovare lavoro. Per questo l’idea di creare sul posto un istituto di formazione professionale porterà sicuramente dei cambiamenti sociali.
Il Distretto di Nalanda, limitrofo a Patna, sta crescendo velocemente come polo industriale con insediamento di varie strutture e il governo dello stato ha approvato molti progetti: stanno sorgendo fabbriche di motori, aziende di impianti elettrici ed idraulici, società di informatica (per sviluppo di software e hardware), industrie per l’esportazione (tessili e ricamo) e saranno avviati programmi di sostegno alle donne basati sulle microimprese. In questo quadro la Diocesi Cattolica di Patna, con l’aiuto della Conferenza Episcopale Italiana, sta costruendo l’Istituto Tecnico St. Joseph che ora necessita delle attrezzature necessarie. Alcuni benefattori locali sono disponibili a fornire arredi basilari come banchi, sedie, scrivanie, schedari e armadietti. Ma occorre acquistare tutte le dotazioni tecniche fondamentali per attrezzare i laboratori delle varie materie di insegnamento: informatica, meccanica, idraulica, elettrotecnica, cucito e ricamo.
Con queste attrezzature la scuola potrà avviare ogni semestre cinque diversi corsi, ognuno per 50 ragazzi/e che abbiano compiuto i 16 anni e siano rimasti fuori dal normale iter scolastico. Ogni anno saranno così diplomati e strappati alla povertà ben 500 ragazzi.
Il contributo che la Diocesi di Patna ha richiesto al Gruppo India è di 6.000 euro (codice progetto 941S).