Estate 2018
“In un momento così drammatico per il nostro povero Paese, così ricco ma ridotto alla miseria dalla cupidigia di pochi, il vostro tenderci la mano riempie il nostro cuore perché, al di là del gesto, vi si legge il vostro amore, la vostra comprensione, la vostra volontà di condivisione per chi, lontano da voi, sta lottando per la sopravvivenza e al tempo stesso per la libertà, per i propri diritti da decenni calpestati e soffocati dalla violenza. Cari amici del Gruppo India, non vi conosciamo personalmente, non possiamo immaginare i vostri volti, ma pensiamo che sì, tutti avete un volto che vi accomuna: quello della Carità, un volto che è Amore al fratello e dunque al Signore Gesù. Da buoni Samaritani, ci accompagnate lungo il cammino, grazie infinite!”.
Queste brevi espressioni tratte da una lettera di ringraziamento che suor Bruna Piva, Canossiana, ci scrive dalla RD Congo, ci sembra siano la sintesi più bella di quello che, insieme, stiamo cercando di vivere e di trasmettere, sull’esempio di p. Mario Pesce.
Proprio per far fronte in qualche modo a questa e ad altre drammatiche situazioni, sta sempre più aumentando la quota parte degli aiuti destinati all’Africa (37%) che ha ormai praticamente eguagliato quella dell’India (38%). Pressoché invariati gli aiuti al resto del mondo: resto dell’Asia (12%), Europa dell’Est (8%) e Sudamerica (5%).
L’iniziativa principale è sempre la “adozione – borsa di studio” lanciata per sostenere e accompagnare nella crescita e nell’istruzione gruppi di bambini e giovani donne, con l’obiettivo dello sviluppo integrale della persona. Tramite tale iniziativa si sostiene la frequenza scolastica di base ma anche la possibilità di frequentare studi superiori o percorsi di formazione professionale. Nel 2017, più della metà degli aiuti inviati sono stati utilizzati in questo modo.
L’altro grande settore di intervento è stato la sanità: sostegno a dispensari e ospedali per debellare malattie (lebbra, TBC, malnutrizione, malaria, AIDS… ), prevenire infezioni e sostenere lo sviluppo di intere collettività.
Altri aiuti, minori come percentuali ma sempre fondamentali per chi li riceve, sono stati inviati per microcredito, costruzione di casette e scuole, pozzi e impianti di depurazione, sostegno nelle emergenze e alla pastorale.
Come gli altri anni, siamo riusciti a mantenere le spese generali e di comunicazione al 10% del bilancio complessivo, nonostante la diminuzione delle offerte ricevute.
Grazie a tutti voi, amici e sostenitori, che rendete possibile tutto questo bene! Insieme abbiamo cercato di essere il volto della carità per tanti fratelli nelle diverse “periferie” del mondo. Un impegno che continua… Molto resta da fare: ve ne diamo qualche accenno nelle pagine che seguono.
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