Pakistan: Rubina
Rubina è una giovane donna di 27 anni che viveva sulle strade di Lahore, picchiata, maltrattata, abusata, affamata e senza casa. Inoltre, a volte si toglieva i vestiti o si mordeva fino a farsi male. I suoi vestiti erano sporchi, i suoi capelli sembrava non avessero mai visto un pettine. Un giorno, alcune persone caritatevoli hanno deciso di far qualcosa e sono andate alla Casa dei Miracoli (un istituto per disabili mentali delle suore di S. Giovanna Antida) a parlare del suo caso; le suore hanno subito detto di portarla da loro.
La prima settimana Rubina non ha detto una parola. Le è stato dato il nome di Maria, perché nessuno conosceva la sua identità. Dopo una settimana, Rubina era un’altra persona: era pulita, ben vestita e ha iniziato a parlare. La prima cosa che ha detto è stata: “Io non mi chiamo Maria, ma Rubina”. Poi, su richiesta delle suore, ha dato il nome del padre e altre informazioni. Le suore hanno fatto del loro meglio per trovare la sua casa e hanno chiesto alla famiglia di riprenderla. Una risposta sconvolgente: “Noi non la vogliamo. Prendetela voi o lasciatela sulla strada dove l’avete trovata!”. Inutile cercare di spiegare loro il valore di una persona umana, della sua dignità… non hanno voluto ascoltare. Le suore hanno riportato Rubina alla Casa dei Miracoli. Sono già passati 9 anni da quando è ospitata qui, è felice, non si morde più o molto raramente, aiuta nelle piccole attività quotidiane, comunica con gli altri e partecipa a tutte le attività.
Il caso di Rubina non è l’unico!… lei è solo una delle tante persone che trovano rifugio, amore e conforto presso questa struttura grazie all’abnegazione delle suore di Santa Giovanna Antida e al farsi prossimo di tanti amici del Gruppo India.