India: di padre in figlia
Una piccola storia di famiglia, che inizia con uno dei primi bambini aiutati dal Gruppo India agli inizi degli anni ’80 e arriva fino a sua figlia, che ora insegna nella scuola costruita in memoria di padre Pesce: ecco come l’istruzione cambia la vita delle persone!
Tuljabhai J. K. è stato uno dei primi bambini che ha potuto andare a scuola nell’area di Paraspada (Gujarat, India). Nel 1983 ha terminato i suoi studi con la IX Standard (equivalente più o meno alla nostra scuola media) grazie ai primi passi del Gruppo India e questo è bastato a renderlo la persona più istruita del suo villaggio. Proprio per questo, Tuljabhai è stato nominato capo villaggio (Surpanch), per due mandati di cinque anni ciascuno. Il suo impegno e il suo carattere di persona onesta e laboriosa, l’hanno fatto apprezzare da tutti. Anche ora che tanti sono stati capo villaggio dopo di lui, è ancora chiamato Surpanch, a causa della sua reputazione di onestà e correttezza. Tutti nel villaggio sono orgogliosi di lui.
Tuljabhai ha sposato Ramilaben, che invece sapeva appena scrivere il suo nome come quasi tutti nel villaggio. Come d’uso, ha avuto una grande famiglia con 9 figli: il primo figlio era un ragazzo, poi 6 ragazze e infine una coppia di gemelli. Quando Tuljabhai era Surpanch, fu lui a prendere l’iniziativa di invitare i gesuiti che gli avevano consentito di studiare e riuscì a coinvolgere la popolazione per costruire una struttura ed avere un ostello nel villaggio. L’ostello è stato avviato nel 1995 in un tipico edificio Adivasi, con 40 bambini (32 ragazzi e solo 8 ragazze). Tuljabhai ha dato al popolo il buon esempio mandando la figlia Mona a studiare in ostello, una delle prime bambine entrate. Molte sue compagne hanno studiato per pochi anni e poi si sono sposate. Ma Mona ha continuato e ha completato i suoi studi pre-universitari in materie scientifiche. Tutto grazie al sostegno di suo padre, Tuljabhai, e alla generosità dei tanti benefattori del Gruppo India. Mona è poi andata all’università ed ha completato il corso di formazione come insegnante.
Proprio in quel momento iniziava l’attività della St. Xavier’s School, costruita e gestita con l’aiuto e il sostegno del Gruppo India. I gesuiti dovevano riempire un posto vacante da insegnante e non potevano trovare nessuno più adatto di Mona per questo incarico. È diventata un modello per tutti i ragazzi. Lei stessa dice agli studenti: “Ero proprio come te, uno studente in questa scuola. Vengo da questo villaggio. Se lavori duramente puoi diventare tutto ciò che desideri. Quella volta non avevamo computer e insegnamento dell’inglese come ora. Non avevamo nemmeno Sorelle che si prendessero cura di noi. Ora hai molte più risorse di quelle che avevamo. Hai un enorme vantaggio ora. Usalo. Diventa un grande”. La sua esperienza è molto efficace. Tutto il personale della scuola è molto orgoglioso di lei: è un’icona di speranza per i ragazzi.
Tuljabhai è riuscito a educare tutti i suoi figli e tutti hanno finito gli studi universitari. Lui è davvero un modello per tutta la sua gente, la dimostrazione di come l’istruzione cambia la vita e produce un miglioramento che perdura nel tempo. Ora la staffetta è passata a Mona, che sta educando decine di ragazzi.
Questa storia ci è stata inviata da p. Kolady, che conclude con alcune osservazioni generali sulla situazione delle bambine in India e sui buoni risultati raggiunti dai “suoi” (e soprattutto “nostri“) ragazzi.
Dobbiamo inquadrare questa storia nel contesto di uno studio di Lancet Global Health, che ha dichiarato: “Oltre al crescente numero di feticidi femminili in India, si registra una media di 239.000 morti in eccesso ogni anno di bambine sotto i cinque anni causate da negligenza dovuta alla discriminazione di genere”. L’eccesso di mortalità infantile si riscontra nel 90% dei distretti in India e in 29 stati su 35 si ha una eccessiva mortalità tra le bambine sotto i cinque anni. Grazie a Dio, anche se questo problema è di grande preoccupazione anche in Gujarat, il nostro stato non è tra i più colpiti.
Abbiamo appena ricevuto i risultati degli esami statali (Gujarat Education Board Exam). Nella nostra provincia, il Certificato di Scuola Secondaria (SSC, che si sostiene a circa 16 anni) è stato superato solo dal 30,04% degli studenti e il Certificato Secondario Superiore (HSC, corrispondente all’esame di maturità italiano) solo dal 58,87%. Ma nella nostra scuola le percentuali dei promossi sono state l’86% per il SSC e il 92% per l’HSC. I nostri sforzi per fornire un’istruzione di qualità agli Adivasi stanno portando i frutti desiderati. Siamo molto felici di aver ottenuto questo risultato grazie al generoso aiuto e al supporto del Gruppo India.
Con gratitudine,
Fr. Thomas Kolady S.J.