Talasari, India: è urgente la nuova ambulanza
L’ambulanza della clinica per lebbrosi “Kusht Nivaran Davakhana” di Talasari (Maharastra, India) ha ormai 17 anni: è soggetta a frequenti guasti, ha spesso bisogno di pezzi di ricambio e ogni giorno rischia di restare bloccata lungo strade che non sono sempre in buone condizioni. È diventato urgente comprare un nuovo mezzo, per garantire un servizio essenziale a tutta la comunità.
La lebbra è una malattia ancora diffusa in alcune zone e chi ne è colpito è spesso rifiutato dalla società, a volte anche dalla famiglia per il timore del contagio; molti non si fanno visitare fino a quando la malattia non può più essere tenuta nascosta per evitare questo stigma sociale. Da molti anni il Gruppo India sostiene le suore canossiane di Talasari che si occupano dei malati nel lebbrosario e in altri 5 centri del circondario (Vadoli, Vevji, Sanjan, Kinvoli e Udhwa). Alcuni lebbrosi sono ricoverati perché in cura durante la fase critica o troppo anziani o invalidi per vivere da soli; altri si recano alla clinica o negli ambulatori per le terapie, la fisioterapia e i controlli, per loro e i familiari. Nel 2017 sono state quasi 800 le persone ricoverate e circa 10.000 quelle assistite ambulatorialmente. I ricoverati che non stanno troppo male hanno a disposizione un po’ di terra da coltivare o sono coinvolti in altri lavori in modo da non sentirsi completamente tagliati fuori dalla vita comune. Nella clinica si fanno anche piccoli interventi chirurgici, ma per operazioni più importanti o terapie particolari è necessario trasferire i malati a centri più attrezzati, come Mumbai, Vapi o Valsad.
L’ambulanza non serve solo per questi trasferimenti verso gli ospedali più grandi o da e per le loro case (ogni volta che i mezzi pubblici non esistono o che i malati non sono in grado di utilizzarli). È un mezzo sempre in movimento, utilizzato dal personale medico e paramedico per raggiungere tutti i villaggi dove non esistono centri dedicati in modo da diffondere una cultura di prevenzione della lebbra, fare visite preventive e di controllo, distribuire medicinali a tutti i pazienti che possono curarsi a casa. Oltre che come clinica mobile per la lebbra, la stessa funzione viene svolta per i programmi di salute “Madre e figlio”.
Grazie all’ambulanza di possono svolgere nei vari villaggi corsi di formazione periodici, che coinvolgono animatori, operatori sanitari e tutti i responsabili delle varie comunità. Corsi simili sono portati anche nelle scuole del circondario, che sono tutte raggiunte in modo sistematico per l’esame di salute scolastica durante la settimana contro la lebbra.
“Con l’aiuto dell’ambulanza siamo in grado di raggiungere più velocemente, più sistematicamente e con maggiore compassione questi nostri fratelli e sorelle, che sono emarginati dalla società, per alleviare il bisogno là dove è maggiore.
Vi chiediamo di aiutarci a comprare un nuovo veicolo, perché è veramente indispensabile al benessere di tanta gente; ve ne saremo sempre grate. Grazie e che Dio vi benedica tutti.”
(Sr Lovita D’Souza)
Il contributo richiesto è di € 12.000 (progetto 061A)