Hatighisa, India: ampliamo una scuola
Ad Hatighisa (nel West Bengal, India) è già presente da anni una scuola gestita dai gesuiti che ospita i ragazzi fino al X grado, ma non c’è la possibilità di frequentare gli ultimi due anni, che aprirebbero molte porte in più ai ragazzi. Per questo padre Lawrence ci chiede aiuto per costruire nuove aule e avviare la secondaria superiore.
All’inizio del XX secolo, quando i giardini del tè ai piedi del Darjeeling richiedevano manodopera, molti Adivasi migrarono dalle loro terre di origine e si stabilirono gradualmente qui. I padri gesuiti del Collegio di S. Maria si occupavano regolarmente dei bisogni spirituali dei cattolici Adivasi e la prima missione fu fondata nel 1993. La superficie è di 1,11 kmq. e la popolazione totale è di 935.000 persone. I cattolici sono 53.792. Le lingue parlate dalla popolazione sono l’hindi, il bengalese, l’oraon, il sadri, il santali e il nepalese.
Attualmente un lavoratore in una settimana guadagna 810 rupie (circa 11 euro). Con questo reddito tutta la famiglia deve mangiare, occuparsi dell’educazione dei figli, della salute e di altre esigenze.
Le maggiori aree di preoccupazione per il benessere della popolazione riguardano la diffusione dell’alcolismo, la migrazione di giovani donne e uomini in cerca di un lavoro più retribuito (perché spesso quando entrano nelle città metropolitane diventano vittime di abusi e molestie sessuali, commercio di carne, strutture salariali basse e non sono in grado di adattarsi alla vita urbana né di tornare a vivere con lo stile di vita del villaggio), le convivenze prima del matrimonio (durano poco e se prima della separazione la ragazza resta incinta abortisce o fa nascere un bambino indesiderato), la scarsa igiene dovuta alla mancanza di strutture idriche adeguate con tutti i rischi sanitari legati (aggravati dalla carenza di cure mediche adeguate), l’elevato numero di abbandoni scolastici per l’incapacità dei genitori di pagare le tasse, la mancanza di un ambiente adeguato per gli studi e una motivazione inadeguata. La maggior parte dei bambini va a spremere le foglie di tè per un salario minimo entrando così in un circolo vizioso di sfruttamento e povertà.
P. Lawrence Thanislaus S.J. ritiene che il problema non sia la povertà, questa è solo un sintomo del problema principale che è l’analfabetismo e un’istruzione inadeguata. Se le persone sono istruite a educare i figli, se conoscono i danni dell’alcolismo, le conseguenze delle relazioni prematrimoniali ed extraconiugali, i malanni derivanti da condizioni igieniche, se esortano a imparare a risparmiare e a gestire piccole imprese, allora si può sicuramente cambiare.
I gesuiti gestiscono la scuola San Vincenzo de Paoli, che va dalla materna al X grado e che accoglie 1700 bambini di questa zona. I ragazzi che escono da questa scuola devono cercare una buona secondaria superiore (grado 11 e 12). Quelle gestite da missionari sono molto poche e non sono in grado di assorbire tutti gli studenti. Così p. Lawrence ha ottenuto il permesso di iniziare la sezione secondaria superiore dal governo del West Bengal, ma l’infrastruttura esistente è insufficiente per accogliere tutti i ragazzi. Perciò ha bisogno di costruire nuove aule e necessita della nostra assistenza e aiuto.
Padre Lawrence ha già ottenuto un contributo dalla diocesi di Stoccolma e sa di poter contare su una piccola somma raccolta localmente. Per completare il progetto ha quindi bisogno di altre risorse e il Gruppo India si è impegnato a donare 20.000 euro (codice progetto 530S).
Il Mahatma Gandhi ha detto una volta che le risorse nel mondo sono più che sufficienti per una vita felice per tutti, ma il problema della povertà è dovuto al fatto che queste risorse sono affidate nelle mani di pochi che sono molto egoisti di natura. La vostra disponibilità a condividere la vostra parte con questa povera gente è qualcosa di grande e la ricompensa per voi è senza dubbio il centuplo delle benedizioni e delle preghiere di coloro che ricevono.
Desidero esprimere la mia sentita gratitudine a tutti voi per il vostro generoso aiuto. Invochiamo su di voi le benedizioni di Dio.
P. Lawrence Thanislaus, S.J. (Preside)