Pasqua 2019
La nostra società ha ottenuto “grandi risultati” in diversi “ambiti del sapere”, ma milioni di persone nel mondo ancora “soffrono la fame e la malnutrizione”. È la riflessione che papa Francesco ha offerto ai membri del Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo, alla FAO. “Ecco l’uomo” ha detto in pratica il Pontefice nel suo discorso. L’uomo sofferente, l’uomo affamato, l’uomo che deve fare i conti con i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la carenza di cure e di strutture di sviluppo. In pratica tutti i poveri della Terra, davanti ai quali ha detto di “non voler arrossire” pensando alle condizioni precarie in cui, ancora oggi, milioni di persone devono condurre la loro esistenza.
La battaglia contro la fame e la povertà si potrà vincere solo con l’aiuto della comunità internazionale, della società civile, di quanti possiedono risorse. Le responsabilità non si evadono: vanno assunte per offrire soluzioni concrete e reali. Infine il Papa ha raccomandato misure volte a stimolare l ’auto-imprenditorialità, in modo che “ognuno possa essere artefice responsabile della sua produzione e del suo progresso”. Solo in questo modo si potrà dire senza fare semplici slogan: “La fame non ha presente né futuro, solo passato”.
I poveri di abba Marcello a Soddo
Si tratta di persone che nessuno aiuta e che la gente comune evita, chiamandoli “lebbrosi”. In realtà non sono lebbrosi, ma sono tenuti a distanza perché estremamente poveri. Ogni settimana abba Marcello e i suoi collaboratori li radunano per consegnare loro del cibo da portare a casa: farina, fagioli… e per curare le ferite; si distribuiscono: sapone, coperte… e tutti possono farsi la doccia. Le spese sono ingenti, il Gruppo India ha deciso di contribuire. Non potevamo non rispondere a questo appello di abba Marcello: «Mi rivolgo a voi, amici del benemerito Gruppo India che tanto bene semina in varie parti del mondo, confidando in un aiuto che, seppur esiguo, sarà sempre ben accetto ed estremamente prezioso. Sappiamo che non è la quantità che conta, anche se necessaria, ma ciò che conta sono la qualità e il cuore che si mette per compiere una buona azione. Grazie di cuore!».
Buona Pasqua a tutti!
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