Radhanpur, India: un ostello da migliorare
Padre Thomas Kolady, vecchio amico del Gruppo India, è stato chiamato a migliorare la situazione dell’ostello di Radhanpur ma ha bisogno del nostro sostegno. Siamo stati al suo fianco prima a Fulwadi e poi a Paraspada (sempre nel Gujarat, India) e sappiamo che mette tutto il suo impegno e le sue forze per migliorare la vita della popolazione, concentrandosi soprattutto sulla necessità di istruzione per i bambini.
La situazione della gente di Radhanpur (molti sono dalit e adivasi) è veramente dura: sono contadini delle caste più basse e la terra loro assegnata è un terreno lavico con acqua salmastra, da coltivare con grande fatica. I sacerdoti della missione li hanno aiutati a ripulire la loro terra, hanno dato loro impianti di irrigazione attraverso la trivellazione di pozzi e hanno creato una scuola e un ostello per i bambini perché l’unica strada possibile per rompere le catene della povertà e dell’analfabetismo è la formazione scolastica.
Ma la continua siccità trasforma l’acqua dei pozzi in acqua salmastra e le persone con influenza politica e potere deviano quella dei canali provenienti dal fiume Narmada verso il proprio villaggio e i propri campi, privandone gli altri nei momenti critici; gli anni in cui il monsone non porta abbastanza acqua piovana, molti tra i più poveri perdono il raccolto e sono costretti a contrarre debiti per vivere, aumentando la loro miseria. L’unica alternativa è andare verso le città alla ricerca di un lavoro precario, ma questa continua migrazione non aiuta l’istruzione dei bambini: l’ostello è indispensabile per loro perché è un posto dove possono vivere e studiare con continuità, tranquillamente, in un’atmosfera sicura.
L’ostello di Radhanpur ospita circa 150 bambini e non riceve alcuna sovvenzione governativa. I bambini pagano una piccola somma annua per frequentarlo e se qualche bambino non è in grado di pagare viene comunque ammesso. La quota non corrisponde al costo reale, ma non è possibile aumentarla perché le famiglie dalit e adivasi non possono permettersi una spesa maggiore. D’altra parte, le famiglie più abbienti non iscrivono i figli alla stessa scuola a causa del sistema delle caste (se questo vincolo cessasse, si potrebbero aumentare le entrate!).
In questa situazione padre Kolady chiede aiuto a noi per migliore l’accoglienza dell’ostello, perché non può affrontare spese straordinarie:
– un sistema di cottura a vapore con tutti gli accessori e i recipienti necessari, che permetta di cucinare con poca legna da ardere, che sta diventando sempre più costosa
– un sistema di riscaldamento a pannelli solari per l’acqua calda, poiché Radhanpur è un luogo con temperature estremamente fredde in inverno e i bambini sono ora costretti a lavarsi con l’acqua fredda
– l’acquisto di banchi di scuola per far sedere i bambini perché molti di loro studiano seduti per terra. Servono 60 banchi per le tre classi dei bambini più piccoli e 25 per quelle dei più grandi
– un contributo per dare in modo regolare pane e frutta ai bambini (almeno una volta alla settimana), per supplire le carenze nutrizionali e prevenire la malnutrizione.
Per fare tutto questo, padre Kolady ci chiede un contributo straordinario di € 5300: servirà a migliorare la cucina, il cibo, a dare acqua calda e banchi a 150 bambini (codice progetto 530O)