Rajeevnagar, India: depuratore per la scuola
La scuola primaria di Rajeevnagar, remoto villaggio della diocesi di Guntur, accoglie bambini poveri tribali e della casta dei dalit ma ha urgente bisogno di un depuratore per consentire agli alunni di bere acqua potabile.
In quest’area ci sono 108 famiglie tribali che appartengono al gradino più basso della scala sociale. Sono emarginati sociali appartenenti a comunità sfruttate e oppresse che si vedono negate i loro diritti. Sono trattati come intoccabili e da generazioni sono oppressi e sfruttati a causa della povertà e dell’ignoranza. Le comunità dalit e tribali sono analfabete e al di sotto della soglia di povertà.
Sono per lo più lavoratori agricoli non istruiti, non qualificati, e la loro situazione economica è penosa perché hanno pochissime entrate che non sono affatto sufficienti per gestire la famiglia e soddisfare le spese necessarie alla sopravvivenza. Hanno in genere un lavoro stagionale e rimangono senza lavoro per circa quattro o cinque mesi l’anno. Sono costretti a prendere in prestito piccole somme di denaro ad alto interesse per soddisfare ogni spesa imprevista.
Essendo analfabeti ignorano anche i numerosi sistemi di assistenza sociale o del governo istituiti per il loro sviluppo e quindi rimangono nella miseria. Anche i loro figli sono impiegati in lavori domestici o agricoli per sostenere il reddito della famiglia. Costringere i bambini al lavoro minorile vuol dire privarli della formazione scolastica.
Per sensibilizzare queste persone e sviluppare l’area attraverso l’alfabetizzazione, la parrocchia di St. Peter ha fondato una scuola elementare di cui beneficiano per ora una settantina di bambini poveri. Nella scuola hanno un disperato bisogno di un depuratore per l’acqua perché i bambini attualmente devono andare a prenderla piuttosto lontano. A volte la direzione acquista dei serbatoi d’acqua spendendo molti soldi che potrebbero essere impiegati diversamente, ampliando il numero di scolari.
Si vuole realizzare un sistema di depurazione dell’acqua a osmosi inversa (R.O.) che aiuti i bambini ad avere acqua potabile sicura. Per questo occorre costruire anche un piccolo capanno per l’installazione delle macchine R.O. e sarà nominata una persona che si occuperà della manutenzione del sistema. I bambini della scuola potranno bere acqua sicura gratuitamente, mentre la popolazione locale potrà acquistarla in latte da 20 litri con un piccolo contributo che coprirà le spese di gestione, rendendo il progetto autosufficiente.
Per consentire a questi bambini un facile accesso all’acqua potabile sono necessari 4000 euro (codice progetto 802P).