Lahore, Pakistan: impianto elettrico da rifare
Aggiornamento marzo 2021: per proteggere i disabili accolti nella struttura si è bloccato l’accesso a tutti i visitatori appena è scoppiata la pandemia. Non c’è stato alcun caso di contagio ma questa doverosa precauzione ha causato il rinvio dei lavori di ristrutturazione: inizieranno solo quando avere operai in casa non sarà più un pericolo per gli ospiti.
La “Casa dei Miracoli” accoglie circa 90 disabili psichici o fisici, ma ha un impianto elettrico fatiscente che mette a rischio l’incolumità degli ospiti. È urgente intervenire per sanare la situazione.
Qui a Lahore, la missione delle Suore della Carità è rivolta da anni ai più poveri dei poveri: circa 90 malati mentali e fisici, persone rifiutate e abbandonate dalla società e spesso anche dalle famiglie, persone raccolte molte volte dalla strada (è qui che vive Rubina, una giovane donna di cui vi abbiamo raccontato la storia). È una missione grande, impegnativa, bella… ma che richiede grande amore e tanto sostegno, anche economico. I bisogni sono davvero tanti: cibo, medicine, vestiti, personale… e poi le bollette, le cose da riparare o da ricomprare (alcuni malati mentali spesso rompono, strappano, buttano…). “Perché qui tutto quello che facciamo e offriamo per dare amore, dignità, per cercare di migliorare le condizioni di questi fratelli e sorelle, è gratis. Tutto è affidato alla Provvidenza che non smette di operare i suoi ‘miracoli’ (da qui il nome ‘Dar ul Krishma’, cioè ‘Casa dei Miracoli’) attraverso persone di buon cuore che non ci lasciano sole. E voi, amici del Gruppo India, siete certamente i primi e più importanti strumenti della Provvidenza per noi e per i nostri malati. Senza il vostro aiuto finanziario sicuramente non potremmo mandare avanti la nostra missione. Per tutto questo possiamo solo ridirvi il loro e il nostro grazie e assicurarvi il nostro ricordo nella preghiera”. (Suor Rifat Sitar)
Ora c’è un problema particolarmente grave, che richiede un intervento straordinario. L’impianto elettrico dell’istituto è molto vecchio, poco professionale, non sicuro e nel corso degli anni ha danneggiato o bruciato molti apparecchi elettrici come pompe per l’acqua e ventilatori… Il rischio per gli ospiti è sempre più elevato e i danni continueranno se non si rinnova l’intero impianto, come ha confermato un ingegnere elettrico che ha controllato quello esistente.
Inoltre gli apparecchi danneggiati devono essere ricomprati, anche perché durante l’estate la temperatura media a Lahore è di 35 – 45°C e può anche arrivare fino a 48°C. I residenti lottano davvero contro il caldo. Per dare loro una temperatura confortevole nelle stanze, nella sala da pranzo, nel salotto e nella hall, devono essere installati ventilatori a soffitto e almeno 2 condizionatori d’aria su ciascuna area dei residenti (maschile e femminile).
Il livello dell’acqua nei pozzi si è abbassato molto e la pompa di sollevamento installata 20 anni fa, ora non riesce più a fornire acqua sufficiente: bisogna perforare il terreno per giungere più in profondità e installare una nuova pompa con motore a cinghia per riempire d’acqua i serbatoi. Da qui sarà poi distribuita in cucina, nei bagni, nelle docce e nel serbatoio dell’acqua potabile.
Tutti questi interventi (revisione impianto, acquisto ventilatori e condizionatori, nuovo approvvigionamento dell’acqua) costano 5.000 euro e il Gruppo India non vuole lasciare sola la Casa dei Miracoli e tutti i suoi ospiti (codice progetto 878E).