Laripani, India: 200 bambine potranno studiare
Un ostello permetterà di superare le distanze che impediscono la frequenza scolastica: in questo modo si supererà anche una barriera sociale tra poveri e meno poveri, tra istruiti e analfabeti.
In alcuni paesi del mondo, in alcune zone di questi paesi, la distanza che separa la propria abitazione dalla scuola è spesso una barriera insormontabile, tanto più se si è una donna, tanto più se si appartiene a una famiglia povera, tanto più se si proviene dall’ultimo gradino della scala sociale della società indiana. La distanza, di fatto una barriera fisica, contribuisce così a perpetuare una barriera sociale, un “fossato” che separa i generi, i poveri dai meno poveri, gli istruiti dagli analfabeti. Un Convitto femminile offre una possibilità concreta per ovviare alla distanza fisica, pur non cancellandola. Offre però soprattutto la possibilità di colmare il “fossato”, di andare oltre il muro che ancora oggi divide uomini e donne, fortunati e meno fortunati. (suor Zinia De Souza, canossiana)
Letto questo messaggio, il Gruppo India si è impegnato a dare un sostegno alla costruzione della nuova struttura residenziale che sarà in grado di accogliere fino a 200 bambine/ragazze, che anno dopo anno si sommeranno fino a raggiungere nel lungo periodo cifre molto più elevate di giovani bambine e ragazze: le donne di domani! Per partecipare a questo progetto e consentire gli studi a 200 bambine e ragazze, basta mettere la propria parte per un mattone simbolico: € 50, € 100, € 1.000… Ogni dono è utile, gradito e necessario! Codice progetto 282O
Laripani è un piccolo villaggio rurale situato nello Stato del Chhattisgarh. La popolazione è di circa 658 persone distribuite in circa 164 capanne, appartenenti per il 90% a tribù locali. Le attività economiche sono prevalentemente costituite da una agricoltura di sostentamento e di piccoli allevamenti. I raccolti sono spesso danneggiati dai frequenti monsoni o da periodi di prolungata siccità e questo rende costantemente precarie le condizioni minime di sostentamento alimentare. Le scarse opportunità di lavoro e sviluppo costringono molti giovani a emigrare nelle lontane aree metropolitane alla ricerca di migliori condizioni di vita. Le precarie condizioni economiche in cui si trovano numerosissime famiglie, soprattutto quelle che abitano i molti villaggi, sono alla base della bassa alfabetizzazione soprattutto femminile. Il lavoro femminile è considerato una risorsa per la famiglia perché contribuisce al sostegno del nucleo familiare. Alcuni villaggi hanno una scuola rurale, ma a causa delle grandi distanze e all’assenza di mezzi di trasporto pubblici, spesso i bambini non riescono a raggiungere con regolarità le scuole. In particolare a Laripani nel 1997 furono avviate le prime attività non formali, di educazione di base all’interno di una capanna. A distanza di oltre 15 anni la scuola parrocchiale è ora in grado di accogliere 450 bambini e bambine.
Nel 2011 le Madri Canossiane furono invitate dal Vescovo della diocesi di Raigarh ad avviare delle attività di promozione ed educazione a favore della popolazione povera di zone rurali e tribali. La scelta cadde sul villaggio di Laripani e l’area circostante, in quanto le strutture socio-educative erano veramente poche e non ben strutturate. La popolazione della zona risultava essere estremamente povera, le abitazioni erano costituite prevalentemente da capanne e solamente pochi possedevano la struttura che abitavano. L’esistenza di una scuola parrocchiale offriva un primo ambito di intervento a favore delle attività educative e formative, indispensabile perché il tasso di alfabetizzazione della popolazione risultava essere estremamente basso; la sfida era di migliorare la qualità della scuola e il numero delle persone che potessero usufruirne. Una particolare attenzione è stata riservata sin dall’inizio alle bambine e ragazze provenienti dalle famiglie più povere della zona e spesso appartenenti alla casta più bassa della società. Come per molte realtà rurali, la distanza che ogni giorno le bambine/ragazze devono percorrere a piedi per andare a scuola costituisce di fatto un ostacolo alla loro educazione. Rilevante il rischio di abusi e violenze, frutto di ignoranza, mentalità arcaiche e sprezzanti nei confronti del genere femminile.
Conoscendo bene queste realtà, le madri canossiane hanno così deciso di realizzare un convitto femminile che possa ospitare bambine e ragazze facilitandone così la loro partecipazione ai percorsi educativi e formativi. Alcune bambine sono già ospitate dalle suore e queste sono alcune loro testimonianze.
Io sono Neelima Minz. Ho quattro sorelle e un fratello. Amo studiare nell’ostello di Laripani con le mie amiche. Giochiamo, studiamo e impariamo molte cose insieme. Nel villaggio non avrei avuto l’opportunità di studiare, qui invece posso studiare fino alla scuola media e poi frequentare gli studi superiori.
Io, Reshma Kujur, studio nella classe VIII. Vicino al mio villaggio (Kurkacher) c’è una scuola, ma non potevo andarci tutti i giorni perché dovevo attraversare un fiume che sarebbe stato in piena nella stagione delle piogge. Così in quei mesi mi sarebbe mancata la scuola. Qui posso andare a scuola tutti i giorni e le suore controllano i nostri studi in collegio. Completare la scuola media qui mi dà migliori prospettive per il futuro per volare in alto e contribuire alla società.
Insieme alle mie due sorelle più piccole ho il privilegio di studiare nella scuola qui a Laripani e stare nell’ostello dove siamo curate e assistite. Nell’ostello mi prendo cura delle mie sorelle più giovani e tutte e tre abbiamo l’opportunità di essere istruite: ci aiuterà a salire più in alto e a tornare al nostro villaggio per diffondere la consapevolezza dell’educazione. (Aarthi)
Sono grata a mia madre per avermi mandato in questo ostello per studiare. Io, Roshni della classe VII, aiutavo mia madre in cucina e nel campo dopo la morte di mio padre, scomparso tre anni fa. Ora ho più tempo per studiare e mi sto impegnando a fondo affinché in futuro possa occuparmi di mia madre che si è sacrificata molto per me.
Contiamo sulle vostre preghiere perché possiamo volare in alto per il progresso a tutto tondo che ci viene dato in questa scuola e nell’ostello. Siamo molto grate alle suore Canossiane per tutta la loro assistenza nel plasmare e costruire il nostro futuro.
Ora si sta costruendo il nuovo ostello e nel medio-lungo periodo la prospettiva è di aumentare il numero delle bambine e ragazze ospitate, provenienti da 15 villaggi rurali situati nel raggio di 20 Km da Laripani, senza discriminazione sulla base di etnia, nazionalità, religione o condizioni di disabilità. Tutto il necessario alla realizzazione e completo allestimento con arredi e attrezzature del nuovo convitto femminile sarà acquistato in loco. Le realizzazioni delle varie attività sono affidate interamente ai partner locali, sulla base dell’esperienza acquisita e dei forti e proficui legami sia con la popolazione, che con le autorità civili del paese. Anche questo è un modo per migliorare le condizioni di vita a Laripani.
Per partecipare a questo progetto e consentire gli studi a 200 bambine e ragazze, basta mettere la propria parte per un mattone simbolico: € 50, € 100, € 1.000… Ogni dono è utile, gradito e necessario! Codice progetto 282O