Beniali, Bangladesh: un villaggio ricostruito
Un tornado improvviso a inizio aprile 2019 aveva abbattuto molte case del villaggio; ora grazie a tanti doni generosi molti abitanti di Beniali hanno di nuovo un riparo sicuro.
Beniali si trova nel distretto di Jessore in Bangladesh. La notte del 1° aprile 2019 è stato devastato da un tornado, arrivato senza preavviso, che ha causato la morte di un bambino e il ferimento di altre 9 persone, ha distrutto 56 edifici, ne ha danneggiato molti altri. È seguito un brutto periodo: molte famiglie hanno dovuto vivere all’aperto per mesi, alcune hanno chiesto prestito agli usurai per riparare o ricostruirsi la casa.
La maggior parte delle famiglie colpite dal tornado sono quelle che vivevano in misere capanne e non hanno le possibilità economiche di far fronte ai lavori per riparare o ricostruire la casa. Il Vescovo di Khulna (la diocesi in cui si trova Beniali) ha preparato un progetto per i lavori necessari e per procurarsi tutto il materiale edilizio, coinvolgendo varie organizzazioni, persone, istituzioni religiose. Si è costituito un comitato e si è deciso di costruire case “semi-pucca” (un tipo di edifici diffusi nella zona perché combina la resistenza al basso costo dei materiali). Una parte dei fondi è stata destinata alla riparazione delle case danneggiate.
Anche grazie all’aiuto del Gruppo India (circa un quarto dei fondi raccolti in totale) sono già state costruite 30 case “semi-pucca” di circa 20m2 ciascuna con una piccola veranda, con fondamenta e muri in mattoni e copertura in lamiera. I lavori proseguono per arrivare a un totale di 38 case.
La comunità ha partecipato come ha potuto: ripulendo il terreno, condividendo in armonia il cibo distribuito dalla Caritas, collaborando ai lavori di ricostruzione.
“Le persone colpite sono state molto felici di ricevere nuove case dove vivere in tutta sicurezza. Sono 30 le famiglie hanno già ricevuto la casa, mentre altre sono ancora in attesa. Queste persone saranno sempre grate a voi e a tutti i generosi donatori. Hanno ricevuto ottime case che dureranno a lungo. La ricostruzione ha subito alcuni ritardi, perché è stato difficile reperire i mattoni, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ancora una volta ringrazio di cuore voi e tutti i benefattori. Vi prego di trasmettere a tutti i nostri ringraziamenti e la nostra riconoscenza. Con il vostro aiuto abbiamo fatto delle buone case per la nostra povera gente.”
Mons. James R. Boiragi
(Vescovo di Khulna)