Benenitra, Madagascar: progetto istruzione
70 bambini di Ranotsara, villaggio nei pressi di Benenitra, non hanno locali adatti per la loro scuola. Costruiamola e dotiamola di banchi! E abbiamo altre iniziative per aiutarli a studiare… Alcuni necessitano di un sostegno economico, per altri è importante allestire una mensa, perché tutti siano ben seguiti è fondamentale contribuire allo stipendio degli insegnanti…
Padre Jeannot, che ha già fatto tanto in questa zona con l’aiuto della grande famiglia del Gruppo India nel campo della salute e del microcredito, rinnova la sua richiesta finalizzandola all’istruzione. Ha raccolto 70 bambini e li ha convinti ad andare a scuola nel loro villaggio di Ranotsara: al momento ha ottenuto in prestito dei locali e ha trovato due insegnanti pieni di buona volontà. Ma qui le famiglie sono povere, senza una fonte di reddito stabile eccetto la produzione agricola, non riescono nemmeno ad avere i soldi per i bisogni della famiglia (cibo, medicine, vestiti, ecc.), le tasse scolastiche mensili sono un problema che spinge i genitori di non mandare i loro figli a scuola: molti bambini rimangono a casa o vengono portati nei campi per lavorare la terra; le ragazze sono spesso le prime vittime, spinte a matrimoni precoci. Per combattere questa tendenza padre Jeannot accetta anche il pagamento in natura: un secchio di riso vale 15.000 ariary e ai genitori si chiede di dare 2 secchi di riso l’anno. Ma anche così non tutti riescono a contribuire ed è difficile pagare il giusto stipendio agli insegnanti. Al Gruppo India si chiede di farsi carico della metà di questo stipendio (600 euro l’anno).
Ora i bambini sono ospitati in locali scuri, fatiscenti… spesso preferiscono fare lezione all’aperto, all’ombra di un albero! È necessario costruire una scuola piccola e semplice, ma più sicura e luminosa. Anche in questo caso la popolazione locale collaborerà portando sabbia, acqua, pietre… ma occorre un sostegno economico per acquistare gli altri materiali e pagare la manodopera specializzata.
Una volta che la scuola sarà costruita, bisognerà arredarla. Acquistare i banchi a Tulear (la città più vicina, a circa 200 chilometri su una strada in pessime condizioni) e trasportarli fino a qui avrebbe dei costi proibitivi, così padre Jeannot ha pensato di affidarne la produzione ad alcuni artigiani di Ranotsara che avranno così un’inaspettata fonte di guadagno.
Alla fine questi locali, costruiti anche grazie agli abitanti di Ranotsara, sarà utile a tutti loro: come scuola per i loro bambini e come sala per gli incontri religiosi. Infatti in questo villaggio non c’è nessuna chiesa e in quello limitrofo c’è solo una chiesa luterana. Missionari italiani e francesi hanno iniziato ad evangelizzare la zona e padre Jeannot (malgascio) sente il compito di continuare quest’opera perché “scuola ed evangelizzazione vanno insieme e sono l’unica via per lo sviluppo”. Il luogo è isolato, senza risorse, tagliato fuori dal mondo, e ha tanto bisogno di sviluppo per sollevare le persone dalla loro povertà endemica.
Per invogliare ancora di più i bambini a frequentare la scuola, sarà dato (almeno ai più bisognosi) un pasto giornaliero. Una donna del villaggio, la signora Brunette, si è offerta come cuoca e metterà a disposizione le sue pentole; i bambini porteranno i piatti; manca il cibo per riempirli…
L’ultimo aiuto richiesto è per dieci ragazzi più grandi del Collège Saint Jacques Berthieu: sono orfani o provengono da famiglie che non possono farsi carico della loro crescita e istruzione. Sono ospitati dalle suore, ma hanno bisogno di un sostegno economico per proseguire gli studi.
Insomma padre Jeannot è infaticabile, impegnato su più fronti, coinvolge gli abitanti del villaggio… al Gruppo India chiede solo 7000 euro per realizzare tantissime cose: la scuola, i banchi, lo stipendio degli insegnanti, la mensa, le borse di studio… un intervento a tutto campo per consentire a 70 bambini e 10 ragazzi più grandi di studiare. Chi vuole aiutarlo può contribuire indicando il codice progetto 720S.