Khulna, Bangladesh: un ciclone sui più poveri
A fine maggio un violento ciclone ha colpito alcune zone dell’India e del Bangladesh, aggravando la situazione di emergenza creata dal covid-19. Vogliamo portare aiuto alla diocesi di Khulna, dove il ciclone Ampham ha portato molti danni a case, coltivazioni, argini, allevamenti…
Immagina di essere povero, emarginato nella società, di aver perso le poche occasioni di lavoro perché tutto è bloccato a causa di un’epidemia… poi un giorno, arriva la notizia che si sta avvicinando un ciclone, devi correre a ripararti in un rifugio a stretto contatto con tante altre persone… Sì, forse questo ti ha salvato la vita per ora, ma solo tra qualche giorno saprai se nel rifugio sei stato contagiato; comunque quando esci non trovi più la tua casa (poco più di una capanna, spazzata via dal vento o dalla forte pioggia); se avevi un piccolo orto, non c’è più; se avevi una capra o qualche gallina, sono morte annegate; se avevi una piccola barca per andare a pescare, il vento l’ha trascinata al largo…
Disastro su disastro, emergenza nell’emergenza: è difficile risollevarsi, c’è bisogno di un aiuto. Monsignor James R. Boiragi si è rivolto ai suoi amici del Gruppo India:
La nostra diocesi è una diocesi povera. La maggior parte del nostro popolo cattolico si è convertito da una comunità di casta bassa (intoccabile). Sono estremamente poveri. Non hanno terra, case e nemmeno un lavoro permanente. I missionari hanno comprato dei terreni per stabilirli. Ogni anno cerco aiuto per queste persone. Stiamo dando aiuto per l’istruzione, la salute e la nutrizione dei bambini.
Recentemente il ciclone Amphan ha fatto gravi danni a Khulna e anche nel West Bengala (India). Il ciclone Amphan ha gravemente danneggiato tante case, dighe di sbarramento dei fiumi e molti allevamenti ittici nella nostra diocesi. Tante case sono sott’acqua.
Non conosco molte organizzazioni, quindi vi mando spesso delle richieste di aiuto e lo faccio anche questa volta… Vi prego di considerare il nostro progetto e di aiutare tutte queste persone indifese e senza casa. Sono sempre grato a voi e alla vostra organizzazione.
Preghiamo affinché possiate aiutare molte più persone bisognose. Possa Dio benedirvi e tenervi al sicuro. Con i migliori auguri e saluti a voi. Io rimango, devotamente vostro in Cristo,
Mons. James R. Boiragi
Come potevamo non rispondere positivamente a questo appello? È vero che da poco abbiamo inviato alla stessa Diocesi un contributo per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ma tutta quella somma è già stata spesa per dar da mangiare a chi era rimasto senza lavoro, per distribuire mascherine e detergenti. Così chiediamo nuovamente aiuto alle tante persone generose che non si voltano di fronte alla sofferenza. Con il nostro sostegno e quello di altre associazioni cui si è rivolto, il Vescovo aiuterà 247 famiglie colpite dal ciclone (circa 1250 persone), scelte tra quelle che non hanno modo di riparare/ricostruire le proprie case. Inoltre distribuirà cibo e acqua potabile perché:
Molte delle persone della comunità interessata vivono a cielo aperto, sulla strada, nelle case distrutte e soffrono gravemente per mancanza di cibo da cucinare. Non hanno acqua potabile per cucinare e lavarsi, mentre donne e bambini devono passare 3-4 ore in fila per prendere l’acqua, dopo aver camminato per 2/3 km. Le donne, soprattutto quelle incinte e le ragazze adolescenti, soffrono per la mancanza di sicurezza: non hanno una casa in cui vivere, non hanno intimità per lavarsi e devono fare i loro bisogni all’aperto. Molte persone stanno sperimentando problemi di pelle, diarrea e altre malattie causate dall’acqua contaminata. Gli anziani e le persone con disabilità hanno visto moltiplicarsi le loro difficoltà…
Ogni contributo è più che utile! Come causale si può indicare il ciclone in Bangladesh o più rapidamente il codice progetto 854C.
Altre immagini dei danni provocati dal ciclone Amphan e della distribuzione aiuti covid-19 | |||