Balimba, Ciad: togliamo i ragazzi dalla strada
Questo centro di recupero dei ragazzi della strada è stato fondato nel 1995 da un giovane volontario francese venuto a prestare servizio nel liceo Charles Losanga, gestito dai Gesuiti, a Sarh. Nel suo tempo libero, andando al mercato, si fece amico di questi ragazzi che avevano fatto della piazza la loro casa: lì dormivano e vivevano rubacchiando, naturalmente senza andare a scuola. Ebbe inizio, così, gradatamente e con poverissimi mezzi questo centro, che ancora oggi viene portato avanti da volontari francesi e con la partecipazione dalle Suore della Carità di S. Giovanna Antida. Proprio le Suore hanno coinvolto il Gruppo India, che da alcuni anni contribuisce al funzionamento del Centro con l’iniziativa “adozione-borsa di studio“.
I bambini accolti a Balimba (periferia di Sarh) sono tutti in situazione di vulnerabilità: orfani, trascurati o maltrattati dai loro genitori, venduti come “bambini bovari” agli allevatori di bestiame. La maggior parte dei bambini accolti sono stati costretti a sopravvivere nei mercati, organizzati in bande, rubando cibo, mangiando gli avanzi di immondizia o lavorando per i commercianti in cambio di alcuni alimenti.
Alcuni ragazzi hanno vissuto diversi anni di vagabondaggio, generalmente sopravvivendo sul marciapiede, e quindi hanno difficoltà a stabilizzarsi in un posto fisso: alcuni vanno avanti e indietro tra il Centro e la città, il marciapiede, il mercato. Quando accettano di tornare, sono accolti senza giudizio. Pazientemente, il personale cerca di incoraggiarli a lasciare le loro vite erranti e rimanere al Centro e a scuola. Quando è possibile si lavora per un loro reinserimento nella famiglia d’origine.
Lo scopo del centro di Balimba è di accogliere questi bambini e ragazzi e offrire loro alloggio, alimentazione, educazione e istruzione e la formazione professionale: agricoltura, meccanica, falegnameria, cucito che faciliterà il loro inserimento futuro nella società quando dovranno lasciare il centro al raggiungimento della maggiore età. Ma c’è anche qualcuno particolarmente dotato che riesce a proseguire gli studi.
I bambini al Centro stanno bene, crescono e nel complesso vanno bene a scuola. Si impegnano e contribuiscono al loro sostentamento con la coltivazione dell’orto e dei campi (miglio, arachidi, legumi…); il ricavato in parte è utilizzato per i pasti, in parte è venduto al mercato.
Il comitato esecutivo dell’associazione ha stabilito di accogliere un massimo di 40 ragazzi, per dare a ognuno lo spazio e l’attenzione necessaria. Tuttavia, a volte il numero viene superato. Infatti, nonostante le difficoltà a convincere alcuni bambini a recarsi al centro di Balimba, altri chiedono di essere accolti, perché hanno capito che il futuro è nel centro e non per le strade. Di conseguenza, si è spesso in difficoltà per offrire loro un posto per dormire e per tenere le loro cose ma non si può negare a nessuno questa opportunità!