Lampang, Thailandia: centro diurno per giovani con disabilità
Aggiornamento agosto 2021: nonostante la ripresa che c’era stata, la struttura è stata poi chiusa nuovamente. Ad oggi non sappiamo se e quando potrà riprendere l’attività.
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In Thailandia, per tradizione e credenze legate soprattutto alla religione buddhista, la presenza in famiglia di un bambino o di una persona con disabilità è considerata come espiazione di un male commesso nella vita precedente. Per questo motivo molte famiglie vedono i propri cari con disabilità come un peccato, quasi un peso che, per quanto tale, si deve ignorare e addirittura nascondere alla società. Le Suore di S. Antida si prendono cura di tanti bambini, ragazzi, giovani nel Centro Diurno “Casa Nemesia” di Chaehom Lampang (Thailandia): qui non conta la loro disabilità, ma il loro essere, la loro vita, la possibilità di crescere, imparare, raggiungere il maggior grado di autonomia.
Grazie a voi, amici del Gruppo India, per l’aiuto che ci date da anni e che, certamente, continuerete a donarci perché possiamo portare avanti questa missione al servizio dei più poveri. (Suor Marie Geneviève)
A causa della pandemia la struttura è rimasta chiusa per circa tre mesi, ma da luglio 2020 ha riaperto le porte (seguendo rigorosamente le norme igieniche indicate dal governo) per accogliere con fede, gioia e bontà, i giovani con disabilità e gli educatori; noi vi presentiamo alcuni degli ospiti…
Il giovane Chaynarong ha 33 anni e impara ad essere al servizio dei più piccoli e più bisognosi. Due ore al giorno, con l’aiuto di un istruttore, studia il thai (la lingua thailandese) e la matematica.
La giovane Laichiam ha 32 anni, ha fatto progressi, capisce, ma non parla. Quando è felice, urla… grida. Gioca tutta sola con le sue palle. Quando è a casa sua, non è seguita e aiutata per l’igiene personale, ma quando è al centro è sempre pulita. Lei è molto carina.
La giovane Kajakol ha 23 anni. Sta bene. I genitori se ne prendono cura. Spesso condividono con noi verdure, frutta, ecc. Kajakol ha problemi alle braccia. Fa esercizio con la mano sinistra mettendo le lettere dell’alfabeto nelle caselle.
Akrajay ha 13 anni, qui è in carrozzina ma quando è a casa, rotola per terra. È sempre sorridente, simpatico. Non parla ma capisce. Sua madre non si occupa di lui, vive con i nonni. Fa esercizi vari per cercare di migliorare i suoi movimenti e tenersi impegnato.
La giovane Pholjanok ha 24 anni e vive nel suo mondo. Cammina, sorride, non parla. Capisce cosa le viene detto. I suoi genitori si prendono cura di lei.
Soumet, il più giovane, ha 11 anni. È molto piccolo, non parla, cammina a malapena quando, durante la giornata, è a Casa Nemesia. Nel periodo di chiusura del centro a causa del Covid-19, è stato a lungo con il nonno paterno che lo lasciava sempre seduto o sdraiato per terra: al rientro non camminava più. Ora è in carrozzina, si cerca di farlo camminare, ma riesce a fare soltanto pochi passi prima di cadere.
A nome di tutti i giovani con disabilità, gli educatori, suor M. Sylvie e suor Marie Geneviève, ringraziamo tutti i benefattori che ci aiutano. È grazie alla vostra generosità che Casa Nemesia, il nostro Centro diurno per disabili, opera fino ad oggi.
In questo video del 2018 suor Marie Geneviève ci fa entrare a Casa Nemesia, per vedere da vicino come passano le loro giornate questi ragazzi.