Natale 2020
Era la prima volta che non trascorrevo il Natale a casa con la mia famiglia e la prima volta che prendevo l’aereo, per una destinazione lontana e per quindici giorni senza contatti (non esistevano i telefoni cellulari!). Ero stato fra gli ultimi ad accettare l’invito di Padre Mario Pesce, il gesuita che sin dalle scuole medie era più che un educatore. Aveva insegnato a noi studenti dell’Istituto M. Massimo di Roma il senso profondo della Carità cristiana e ad essere – come voleva l’allora Padre Generale della Compagnia di Gesù, Pedro Arrupe – “uomini per gli altri”.
Insieme a lui siamo sbarcati in quindici in India a Bombay (ora Mumbai) e da lì a Dharampur nella parte meridionale dello Stato del Gujarat, in una missione appena avviata dalle Suore Canossiane in favore delle popolazioni tribali e più povere. Abbiamo dormito in una capanna di fango e comunicato solo a gesti e con lo sguardo con le centinaia di bambini e bambine accolti in un capannone per assicurare loro la frequenza scolastica. Ci siamo inerpicati per villaggi sperduti nella foresta incontrando mondi inimmaginabili.
Quell’esperienza ha segnato tutti coloro che l’hanno vissuta allora o nei viaggi successivi. In quel Natale 1980 abbiamo deciso di impegnarci perché quei bambini e le loro comunità avessero un futuro migliore assicurando un piccolo contributo mensile per le spese scolastiche, per il cibo e le necessità vitali. Così, al nostro rientro, abbiamo condiviso con parenti, amici, compagni di scuola l’iniziativa della “adozione-borsa di studio” destinata non ad un singolo bambino, ma a un gruppo e con l’impegno di una unione spirituale costante.
Sono trascorsi quarant’anni e il “Gruppo India” continua nello stesso modo a lanciare la sfida di amore fraterno a favore, non solo dei bambini dell’India, ma di giovani e adulti di circa 30 Paesi in Asia, Africa, America Latina, Europa e Medio Oriente. Tenendo vivo lo spirito iniziale e tramite Istituzioni religiose, con interventi puntuali o in modo continuativo, sosteniamo iniziative di formazione, sviluppo, sanità e tanto altro.
In questi anni il mondo è profondamente cambiato ma povertà ed esclusione continuano a interpellare la nostra sensibilità umana e cristiana e il fondamento del nostro impegno non è mutato. Il contributo generoso di migliaia di singoli benefattori, famiglie, gruppi ha consentito di accompagnare tante realtà in processi di sviluppo, raggiungendo l’obiettivo di non aver più necessità di sostegno. Abbiamo potuto, così, rivolgere lo sguardo ad altre emergenze, soprattutto in Africa.
In queste pagine offriamo solo qualche frammento di quanto realizzato e, insieme al grazie nostro e di quanti hanno beneficiato del contributo, segnaliamo alcune realtà che confidano nel sostegno del “Gruppo India”.
Insieme ai membri del Comitato, ai collaboratori e i volontari rendiamo grazie per i 40 anni del Gruppo India e ci prepariamo ancora una volta ad accogliere Gesù, che viene per ciascuno di noi con il Suo messaggio di Amore e Fraternità. Auguri di cuore a ciascuno di voi.
Marco Petrini
(Presidente Gruppo India)
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