Dindigul, India: microimprese per ragazze
Aggiornamento settembre 2021: abbiamo ricevuto una e-mail da padre Samson (coordinatore del progetto) che ci spiega come l’impatto della pandemia abbia rallentato tutte le attività e costretto a modificare le attività. Ricevuto il contributo del Gruppo India a novembre 2020, sono state subito ordinate le macchine da cucire e quelle per gli zerbini ma visto che non era garantito il loro arrivo in tempi brevi è stato dato il via ai soli corsi teorici da gennaio 2021. Sono state usate tutte le precauzioni: uso delle mascherine, misurazione della temperatura, distanziamento sociale, frequente igienizzazione… e tutte le ragazze hanno anche ricevuto istruzioni per la prevenzione del contagio e consigli per una dieta nutriente che includa uova sode, noci, Dhal e cibo ricco di proteine, oltre a bevande a base di erbe. Ad alcune delle più meritevoli e bisognose sono stati donati dei pacchi viveri dalla Diocesi.
A marzo 2021 sono finalmente arrivate le macchine da cucire, ma il corso è stato interrotto a fine aprile per l’aggravarsi della situazione ed è potuto riprendere solo a luglio (sempre in modalità parziale per la mancanza delle macchine per gli zerbini).
Le varie precauzioni sono comunque state efficaci perché solo quattro ragazze hanno avuto dei disturbi sotto forma di un leggero raffreddore; le suore del vicino St. Joseph Hospital le hanno aiutate per il trattamento e la guarigione. Si spera che col miglioramento della situazione arrivino anche le macchine per gli zerbini e il corso possa concludersi rapidamente e con successo. Nel frattempo padre Samson ringrazia tutti per il sostegno fornito attraverso la formazione professionale delle donne.
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Molte ragazze sono sfruttate nel mondo del lavoro… A Dindigul c’è la possibilità di creare una nuova impresa che rispetterà i diritti delle lavoratrici.
Dindigul è una città del Tamil Nadu, nell’India meridionale. Nel suo distretto vivono circa 22 milioni di abitanti, due terzi dei quali rientrano nei gruppi sociali più svantaggiati: dalit, tribali, appartenenti a caste basse. In particolare la posizione delle donne è estremamente precaria, perché sono prive di istruzione e le poche che trovano un lavoro sono pesantemente sfruttate. La Dindigul Multipurpose Social Service Society (DMSSS) è stata fondata dalla diocesi di Dindigul nel 1986 per elevare le comunità vulnerabili e oppresse, in particolare dalit, tribali, lavoratori senza terra, lavoratori bambini, bambini di strada e giovani lavoratori sfruttati nelle fabbriche. Opera in 460 villaggi della diocesi, in collaborazione con alcuni dipartimenti governativi. Tra le tante attività della DMSSS c’è anche l’organizzazione di gruppi di auto-aiuto per le donne: sensibilizzazione, formazione su temi importanti (come salute, diritti civili, importanza dell’istruzione…); le donne si sentono così più protette nel portare avanti le necessarie modifiche a comportamenti personali e sociali che impediscono lo sviluppo delle loro comunità.
Nelle industrie tessili è molto diffuso un tipo di contratto detto “sumangali”, nonostante sia proibito dalla legge: le ragazze tra i 15 e 21 anni sono assunte con contratti che variano dai 3 ai 5 anni, durante i quali devono vivere in un dormitorio della fabbrica e possono allontanarsene solo per gravi motivi e accompagnate da un responsabile. Sono considerate apprendiste fino alla termine del contratto e quindi ricevono lo stipendio minimo, decurtato di una quota per vitto, alloggio e di quello che sarà il bonus di fine contratto; il tutto per turni di 12 ore, sei giorni alla settimana, e talvolta turni notturni aggiuntivi o straordinari. Gli alloggi sono sporchi, malsani e sovraffollati, il cibo insufficiente, le fabbriche insicure e rumorose, le ragazze soggette ad abusi fisici e sessuali. Nonostante tutto, le giovani cercano di non lasciare il lavoro prima del tempo, perché perderebbero la buonuscita finale che è considerata la dote con cui potranno trovare marito (questo spiega il nome “sumangali”, che vuol dire donna sposata). Ma la maggior parte di coloro che si avvicinano alla scadenza del contratto sono comunque licenziate con un qualsiasi pretesto, perdendo l’ambita buonuscita. In poche parole, il sumangali è una forma di schiavitù.
Il progetto che vi presentiamo vuole dare un’alternativa a 320 ragazze, con corsi di formazione (in 4 diverse edizioni, con 40 partecipanti ognuna, per due diverse tipologie di corsi). Il primo corso coinvolgerà complessivamente 160 giovani e si svolgerà a Vedapatti: si insegnerà a produrre tappetini utilizzando scarti tessili e abiti usati. Qui a Vedapatti la Diocesi possiede un edificio che si presta sia ai corsi sia alla successiva trasformazione in centro per la produzione. Successivamente saranno aperti anche altri due centri di produzione in altri due villaggi; in particolare ad Andima Nagar saranno messi a disposizione dei capannoni di proprietà del locale gruppo di auto-aiuto delle donne: avevano chiesto alla Diocesi di fornire delle alternative alle loro figlie dopo aver assistito a incontri di sensibilizzazione sul rischio rappresentato dai contratti sumangali e quindi sono molto felici di collaborare. Il centro di Vedapatti resterà attivo per la formazione anche nel futuro, per consentire ad altre ragazze di imparare un mestiere prima di affacciarsi nel mondo del lavoro. Altre 160 ragazze seguiranno invece corsi di cucito e ricamo che le aiuteranno a lavorare in proprio o a trovare impieghi regolari.
Il progetto si svilupperà in un periodo abbastanza lungo, anche perché ogni sezione del corso durerà 4 mesi. Sono previste delle verifiche periodiche per valutare l’andamento e in particolare alla metà del terzo anno ce ne sarà una effettuata da esperti esterni. Sulla base dei feedback e delle raccomandazioni delle varie valutazioni, il progetto potrebbe subire modifiche in modo da essere sicuri di raggiungere l’obiettivo: fine della schiavitù per tante ragazze!
Il codice per aiutare questo importante progetto è 910I. Grazie in anticipo a quanti invieranno un’offerta, gli incontri di presentazione del progetto e la necessaria selezione delle ragazze sono già iniziati!