Kisangani, R.D.Congo: un atelier per le mamme
Un nuovo progetto di microcredito per le donne di Kisangani: aiutiamole a costruire un piccolo laboratorio completo di macchina da cucire per avviare un’attività in proprio; con questa spinta iniziale potranno collaborare al sostegno della propria famiglia.
Un gruppo di mamme (tutte ben note a suor Bruna Piva) desiderose di uscire dalla miseria, aiutare il marito a sfamare i figli e offrire loro un futuro dignitoso, hanno presentato un progetto di auto sviluppo: costruire un piccolo atelier di bambù e fango, con tetto in lamiera, porta e finestra; acquistare una macchina da cucire e del tessuto per iniziare il lavoro. Con un contributo iniziale di 950 euro potrebbero realizzare il loro sogno: provvedere ai bisogni della famiglia, essere utili alla società e sviluppare i propri talenti. Chi le vuole aiutare può inviare un contributo indicando il codice 330A.
Presto quattro piccoli laboratori saranno aperti in vari punti della città, per non farsi concorrenza, e così queste mamme riusciranno a ‘pescare il pesciolino’ in supporto al magro salario del marito.
La vostra generosità, cari benefattori del Gruppo India, è proverbiale! Avendola personalmente sperimentata più volte, nutro fiducia che ci aiuterete ancora! Grazie di cuore e che il Signore vi ricompensi largamente!
Suor Bruna Piva, religiosa Canossiana
Il primo di questi atelier è già in costruzione e sarà destinato a Therese, sposa e mamma di sei figli; il marito Adolphe è professore al Liceo Anuarite e guadagna 140 $ al mese (circa 150 euro). Mamma Therese è sarta; l’atelier potrà offrirle la possibilità di arrotondare il povero salario del marito, con la confezione e la vendita di abitini per bambini e vestiario per adulti. Questa splendida coppia di Laici Canossiani, nonostante le difficoltà economiche, ha preso in affido la piccola Abetty, una bimba di un anno che la mamma, ammalata di epilessia e con segni di follia, lasciava morire di fame.
Salvata in extremis, la bimba è ora curata con amore commovente; purtroppo è in ritardo di crescita a causa della malnutrizione e dell’anemia, ma si sta riprendendo. Un altro problema di Abetty sono le gambine arcuate perché la mamma, sin dalla nascita, la portava sul dorso. I genitori adottivi se ne sono accorti e stanno curandola al centro disabili di Kisangani.
«Merci minghi – vi direbbe Abetty – io vivo perché voi date aiuto a mamma e papà».
Grazie infinite a nome di tutti coloro che potranno approfittare della vostra generosità. Siete davvero la ‘mano destra’ di Dio per tanti poveri miserabili. Quanto bene, quanta promozione dell’uomo, seminata a distanza, attualizzando con amore e perseveranza l’invito di Gesù nel Vangelo.
Suor Bruna ha già aiutato tante donne con piccoli progetti di microcredito: molte hanno ricevuto i soldi necessari ad acquistare piccoli mulini per macinare la manioca e poi vendere la farina, altre hanno frequentato corsi di sartoria, una vedova ha ricevuto in dono un frigorifero per vendere bibite fresche al mercato… Altri progetti di microcredito sono stati invece di sostegno ai professori del Liceo Anuarite (gestito dalle suore Canossiane) per integrare lo scarno stipendio pagato dal governo. Tutti questi progetti hanno avuto ottimi risultati e siamo certi che la costruzione di questi atelier sarà un altro successo.