Ebolowa, Camerun: nuove aule per la scuola
È necessario costruire nuove aule per accogliere ragazze fuggite da situazioni di violenze e scontri. Hanno trovato un rifugio nella missione di Ebolowa ma vorrebbero proseguire gli studi.
La missione di Ebolowa (Suore Maestre Pie Venerini) è diventata nel tempo un centro culturale per la promozione delle ragazze e si è completata col riconoscimento ufficiale di “Istituto Tecnico Femminile Santa Rosa Venerini”, recentemente spostato nel sobborgo di Ngalan che dispone di maggiori spazi (anche la costruzione di questo edificio ha visto una piccola partecipazione del Gruppo India grazie a un lascito). Attualmente è frequentato circa 200 ragazze, che studiano sia materie classiche (francese, inglese, matematica, scienze, storia, geografia…) sia altre di impronta professionale (taglio e cucito, tecnologia dei tessuti, disegno tecnico, puericultura, cucina, imprenditoria…). La pandemia ha messo a dura prova anche questa missione, ma non in forma tragica, e la scuola ha funzionato a fasi alterne.
La creazione di classi anglofone è una risposta ai bisogni di tante ragazze che sono riuscite a fuggire dalle violenze della zona anglofona e si sono rifugiate qui per evitare la morte e se possibile continuare gli studi (ne abbiamo parlato nella testimonianza di ottobre 2020). Il carisma delle Maestre Pie Venerini non consente loro di chiudere gli occhi davanti a queste situazioni, ma le spinge ad accoglierle nel migliore dei modi possibili. Inoltre il Ministero dell’Istruzione chiede a tutte le scuole l’apertura per il prossimo anno scolastico 2021-2022 di sezioni in lingua inglese per motivi politici legati ai dissidi tra francofoni e anglofoni (che in alcuni casi sono sfociati in violenti scontri). Questa nuova normativa obbliga ad accelerare i tempi di realizzazione di quello che era già un desiderio volto al bene delle ragazze arrivate dalla zona anglofona.
Le suore non hanno problemi per l’insegnamento perché alcune consorelle sono di origine nigeriana, ben preparate nella lingua inglese, ma hanno difficoltà economiche per la costruzione dell’edificio che dovrà ospitare le nuove aule. Hanno già raccolto alcuni fondi dai loro benefattori e con questi hanno avviato i lavori, ma servono altri 20.000 euro per completarli. Chiediamo a tutti di contribuire con un’offerta (codice progetto 816S).
“Penso che anche la generosità di molti benefattori sia stata messa a dura prova a causa del mancato lavoro durante le varie chiusure. La crisi finanziaria è forte ma noi con grande fede volgiamo il nostro sguardo verso Dio, datore di ogni bene, con la certezza che non si dimentica mai dei suoi poveri” (suor Maria Testa).