India: la pandemia dilaga
Aggiornamento giugno 2021: finalmente si è sbloccata la situazione e stiamo inviando i contributi! Qui la descrizione delle varie attività.
Una nuova ondata di pandemia sta colpendo l’India, soprattutto in alcuni stati. La primavera scorsa la chiusura di varie attività aveva rallentato la diffusione del virus e i problemi più gravi erano stati di tipo economico: milioni di persone rimaste senza lavoro, spesso lontanissime da casa loro, ridotte allo stremo… Ora invece i contagi si moltiplicano di giorno in giorno, gli ospedali sono strapieni, non ci sono possibilità di cure, non c’è ossigeno…
L’India è il luogo della nostra origine e non possiamo restare a guardare senza fare nulla. Riceviamo molti messaggi che ci parlano di morti, di disperazione, di un senso di impotenza… Siamo vicini a questa popolazione con il cuore e con la preghiera, ma vogliamo esserci anche in maniera più diretta, far sentire la nostra presenza. A complicare il tutto è intervenuta una nuova normativa del Governo indiano che consente l’arrivo di aiuti dall’estero solo attraverso speciali conti bancari (dal 1/4/2021), che i vari ordini e congregazioni stanno aprendo con molte difficoltà. Abbiamo quindi pensato di istituire un fondo di aiuti per cercare di superare questa crisi, pronti a rispondere alle varie richieste appena sarà possibile. Ogni contributo è più che utile, tutto ciò che sarà donato con il codice progetto C.19 sarà destinato ad alleviare le sofferenze causate dalla pandemia.
Già nella prima fase della pandemia abbiamo inviato aiuti in India, in Bangladesh, in Pakistan, nello Sri Lanka, in Centrafrica (come testimoniano le foto); di recente abbiamo inviato altri aiuti in Bangladesh che ha affrontato un’aggravarsi della situazione con lieve anticipo rispetto all’India. Ma c’è veramente bisogno di tanto aiuto, da parte di tutti, come si può vedere da questa lettera ricevuta da Zaroli (Gujarat), una delle prime località aiutate dal Gruppo India, che purtroppo è esemplificativa della situazione:
Con profondo dolore, voglio informarvi che Dio ha portato via due sacerdoti dalla nostra missione di Zaroli, padre Paul di 38 anni e padre Pascal di 56 anni, deceduti il 17 e il 20 aprile 2021. Entrambi risultati positivi al Covid, sono stati ricoverati in ospedale. Abbiamo dato loro tutto quello che potevamo dare, il miglior trattamento, ma niente ha funzionato e credo che Dio abbia il suo piano per ognuno di noi.
Ora la situazione di tutto il Gujarat è molto grave, specialmente nella nostra missione di Zaroli. Tanti villaggi sono colpiti dal covid e alcune persone sono morte. Tutti gli ospedali sono pieni di pazienti e non ci sono più letti per ricoverare e assistere i malati che sono in attesa di ricevere cure mediche.
Finora abbiamo perso 8 sacerdoti e alcune suore che lavorano in diverse parti del Gujarat. Dappertutto la gente è colpita dalla povertà, dalla fame, dalla mancanza di cure mediche e dalla disoccupazione.
Come parroco, vorrei davvero raggiungere con un servizio gentile e compassionevole chi è afflitto in questo modo. Ma ho le mani legate, perché non ho modo di raggiungere la gente. Non ci sono entrate nella parrocchia e sto affrontando molte lotte per far fronte allo stress e al pianto della nostra gente. Sono sotto shock perché ho perso due sacerdoti della mia comunità e ora sono rimasto solo.
Cari amici,
vi prego di ricordarmi nelle vostre preghiere durante questo periodo angosciante. Per favore pregate che il Signore possa benedire e guarire tutti coloro che sono stati infettati da questo virus e stanno attraversando un grande dolore e agonia. Per favore pregate per coloro che stanno morendo e per i loro familiari che stanno piangendo di dolore e di grande tristezza. C’è un grande bisogno perché l’intera missione è impotente e prega che qualcuno li salvi da questa miseria.
Una situazione come questa non l’abbiamo mai affrontata prima. Prego per ognuno di voi e per i vostri familiari affinché siate protetti da questa situazione pandemica. Cari amici, vi ringrazio per tutto quello che ci è stato dato per costruire la nostra missione. Non ho parole per ringraziarvi. Vi prego di pregare per me e per tutti quelli della mia parrocchia di missione che stanno soffrendo intensamente.
Ringraziandovi e augurando le benedizioni di Dio su ciascuno di voi.
Vostro in Cristo
P. Julius Patel
(Parroco di Zaroli)
Gli ultimi progetti che stiamo sostenendo
Darjeeling (West Bengal) – i gesuiti stanno raccogliendo fondi da varie organizzazioni per aprire tre centri di cura (ospedali da campo) e fare attività di prevenzione e consulenza psicologica. Anche il Gruppo India ha dato il suo contributo
Rajpipla (Gujarat) – anche in questo caso aiutiamo un gesuita, padre Stani Pinto, che sta organizzando una piccola clinica mobile che girerà tra i villaggi per fare opera di sensibilizzazione e individuare i casi di malattia al loro nascere
Bangalore (Karnataka) – i Fratelli del Sacro Cuore distribuiranno cibo, saponi, disinfettanti e mascherine a un migliaio di persone
Trichy (Tamil Nadu) – anche qui sono all’opera i Fratelli del Sacro Cuore, che distribuiranno cibo e immunostimolanti a due gruppi particolarmente svantaggiati: i lebbrosi e le persone affette da HIV
Kerala – in alcuni distretti di questo Stato la congregazione dei Little Flower distribuirà cibo e kit sanitari; inoltre sono previste un certo numero di vaccinazioni e un servizio gratuito di trasporto in ospedale per i malati.