Trichy, India: di nuovo in cammino…
Grazie a quanti hanno aiutato le famiglie dei ciechi che vivono nei pressi di Trichy a risollevare le proprie sorti dopo il devastante blocco delle attività causato dal Covid-19.
Il Covid-19 è stato ed è tuttora un problema enorme per l’India a causa della sua enorme popolazione e la dipendenza per il sostentamento della stragrande maggioranza delle persone da settori informali. Il blocco totale di tutte le attività economiche ad eccezione dei servizi critici ha creato crisi economica e sofferenza per i poveri, con significative perdite di posti di lavoro e una crescente insicurezza alimentare.
Fino a pochi mesi fa, le persone sono state più colpite dal blocco delle attività che dal virus stesso. Chi era coinvolto in piccole attività commerciali, come i venditori ambulanti, i ristoratori sul ciglio della strada e molti altri, è stato gravemente colpito e in alcuni casi completamente rovinato: alcune famiglie sono state spinte verso la morte per fame.
Famiglie particolarmente svantaggiate sono state quelle dei ciechi di Trichy (nel Tamil Nadu) che prima si guadagnavano da vivere vendendo varie merci sul ciglio della strada, nelle stazioni degli autobus e delle ferrovie, sui treni, nei templi… Con il blocco sono spariti i mezzi che collegano la zona dove il Governo ha costruito le loro case al centro città e i pochi passanti non consentivano loro di guadagnarsi la vita. Pian piano i loro risparmi sono svaniti e le famiglie dipendevano completamente dal materiale alimentare distribuito dalle ONG o dalle organizzazioni della Chiesa. Per aver un po’ di denaro per tutte le altre necessità hanno iniziato a prendere prestiti dagli usurai mobili che visitano la loro zona in bicicletta. È una pratica rischiosa e costosa, ma era l’unico modo per avere denaro per altre necessità (abiti, scarpe, medicine…) o per cercare di ricominciare la produzione degli oggetti da rivendere: bastoncini d’incenso, saponi, penne, spille da balia…
Con l’aiuto del Gruppo India, i Fratelli della Angelo Province hanno acquistato le materie prime necessarie per questi prodotti in magazzini all’ingrosso e le hanno distribuite alle famiglie. Inoltre sono stati formati 5 gruppi di donne e a rotazione queste hanno ricevuto piccole somme di denaro per provvedere alle altre necessità delle famiglie. Il processo di identificazione dei beneficiari e la successiva distribuzione dei beni sono stati coordinati con i leader della comunità locale locali e i giovani. Questa attività, insieme all’allentamento dei blocchi, ha consentito alle famiglie di riprendere i mezzi di sostentamento e tornare alla normalità.
Noi, Fratelli della Angelo Province dei Fratelli del Sacro Cuore di Gesù, cogliamo l’occasione per ringraziare il Gruppo India e i suoi donatori per il loro generoso contributo per aiutare le famiglie povere dei ciechi a riprendere i loro mezzi di sussistenza. Invochiamo le benedizioni di Dio su ognuno di loro e sulle opere del Gruppo India.
Abbiamo fatto del nostro meglio per fare un uso pieno e attento del fondo che ci avete dato. Spero che questo rapporto testimoni la nostra dedizione alla causa delle persone colpite dalla pandemia Covid-19 e dal blocco prolungato. Grazie ancora ancora una volta e Dio vi benedica tutti.
Con cordiali saluti e preghiere
Fratel A. Backianathan, SHJ
(Procuratore Provinciale)