Kisangani, R.D.Congo: commercio da espandere
Un piccolo commercio di borse sta avendo molto successo a Kisangani e dintorni, è il momento buono per formare nuove artigiane e dare a tante ragazze il modo di guadagnarsi da vivere onestamente.
Tutto è iniziato grazie al talento di Germaine, una giovane ragazza che è riuscita, con il sudore della sua fronte, a ottenere il diploma della maturità scientifica ma non ha potuto continuare gli studi. Forte, coraggiosa e creativa, ha iniziato a confezionare delle borse con corde di plastica colorata, che riesce a rivendere con un buon margine di guadagno perché sono robuste e incontrano il favore di tante donne.
Ogni rotolo di corda costa 20$ ed è sufficiente a confezionare quattro borse di forme e dimensioni diverse, anche se bisogna acquistare qualche altro materiale (colla, bottoni…). Una borsa di dimensioni normali si prepara in circa tre giorni e può essere rivendute a 10$ (grosso modo la metà di questa somma copre il costo del materiale). Con il ricavato, Germaine non solo provvede a se stessa ma riesce ad aiutare la sua famiglia.
Il suo piccolo laboratorio va molto bene, tanto che ha sempre una lunga lista di ordini da evadere. Da qualche tempo Elisa, un’altra ragazza priva di mezzi, si è associata a Germaine per imparare la sua tecnica. Perché non estendere il progetto? Suor Bruna e suor Elisa (Suore Canossiane) hanno pensato di allestire un piccolo atelier di apprendimento per altre ragazze povere e Germaine insegnerà loro per un periodo di 6 mesi, il tempo necessario per impadronirsi dei segreti di questo lavoro. Poi ciascuna riceverà una piccola somma di denaro con cui avviare un laboratorio, nel proprio quartiere o nel villaggio di provenienza.
Non c’è il pericolo di saturare il mercato, perché ormai la voce delle belle e comode borse prodotte da Germaine si va diffondendo anche nei villaggi intorno a Kisangani e ci sono commercianti che ne ordinano vari pezzi per poi rivenderle nei mercati locali. Con soli 2.000 euro sarà possibile ripagare Germaine per il tempo che dedicherà all’insegnamento, comprare materiale per la parte pratica del corso e dare alle dieci ragazze che frequenteranno l’atelier il necessario per diventare piccole imprenditrici e “pescare il pesciolino”. Tutti possono contribuire con il codice 330A.