Kisangani, R.D.Congo: mulini per le mamme
Aggiornamento settembre 2022: questo progetto ci era stato presentato da suor Bruna in occasione del suo rientro in Italia per una breve visita. Il Gruppo India lo aveva appoggiato con entusiasmo, per dare una mano a tante donne che faticano a guadagnare il minimo per mantenere la propria famiglia e far andare a scuola i bambini.
Una volta rientrata a Kisangani però suor Bruna si è accorta che i commercianti avevano riempito la città di mulini per triturare la manioca, saturando la richiesta. In queste condizioni era inutile donare altri mulini, perché la concorrenza era troppo alta. Ne è stato comprato solo uno, per una povera vedova che abita fuori città e che quindi riesce comunque a provvedere un poco alla sua famiglia.
Con il resto del dono suor Bruna si sta adoperando cercando di aiutare diversamente altre mamme, con piccoli commerci o, per chi si mostra interessata, con un corso di cucito di 4 mesi presso il ‘foyer social’ della città. Ci vorrà quindi più del previsto per completare il progetto, ma questo non spaventa suor Bruna.
Tra le persone già aiutate c’è mamma Biyou che ha sei figli ancora in tenera età; prima della pandemia cercava di guadagnare qualche cosa vendendo frutta alle alunne del liceo Anuarite durante la ricreazione. Purtroppo i genitori delle allieve hanno bloccato questa sua attività per il timore del contagio. La povera mamma si è trovata ‘a terra’; e suor Bruna le ha offerto 100$ (che erano destinati ai mulini) con i quali ha comperato un sacco di riso che sta rivendendo al dettaglio al mercato per un piccolo guadagno. Il riso si smercia facilmente perché è uno dei cibi base di questa regione.
È stato poi aiutato un giovane papà, Tresor, rimasto vedovo e con due figli piccoli. La moglie, di soli 26 anni, si è sentita male improvvisamente al quinto mese di gravidanza; ricoverata in ospedale, è deceduta dopo due ore, senza che i medici riuscissero a capire esattamente cos’era accaduto.
Tresor faceva l’autista di mototaxi sotto padrone, e questi gli ha subito ritirato la moto per non perdere soldi dubitando delle sue possibilità di lavorare regolarmente nella nuova situazione. Quindi il povero uomo si è trovato anche disoccupato, si è ammalato sotto il peso della tragedia ed è stato ricoverato per parecchio tempo. Alcuni amici l’hanno aiutato a coprire le spese dell’ospedale, ma restava il problema del lavoro.
Essendo un vedovo, abbiamo pensato di dargli una mano, così il Signore ha fatto grazia e gli abbiamo acquistato una moto di occasione a 600$. Altri 100$ sono stati usati per sostituire alcuni pezzi, così ora la moto funziona benissimo e Tresor fa il taximan “in proprio” e può ‘pescare il pesciolino’ per sé e per i suoi piccoli.
Pensiamo che per tutto il 2022/2023 potremo continuare con i fondi offerti dalla vostra generosità, aiutando genitori in difficoltà.
Con riconoscenza
suor Bruna Piva, FdCC
La raccolta fondi è terminata e ringraziamo quanti hanno collaborato. Lasciamo il tempo a suor Bruna di investire al meglio il dono ricevuto (in sviluppo, autonomia, crescita personale), poi vi racconteremo la completa realizzazione del progetto.
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Tanti piccoli progetti per aiutare donne rimaste sole, perché possano mantenere i propri figli, curarli e farli studiare senza dover dipendere dalla carità altrui. Non è solo un beneficio economico quello che ricevono, ma è la gioia di tornare a vivere perché si sentono di nuovo utili!
Il destino di una vedova a Kisangani è triste, sono veramente le ‘povere di Jahvè’ poiché la famiglia del defunto marito, invece di sostenerle, toglie loro quel poco che possedevano e le lasciano sul lastrico con i figli, che possono essere anche numerosi. Non diversa la sorte delle donne abbandonate dal marito, spesso senza nessuna colpa, come Maddalena il cui marito anni fa se ne è andato perché l’ultima nata non camminava avendo i piedini malformati.
Da alcuni anni le Suore Canossiane si prendono cura di loro, con piccoli aiuti economici per coprire le spese mediche e scolastiche dei bambini, ma soprattutto indirizzandole verso l’autonomia. Sono stati fatti corsi di cucito (al termine dei quali le donne ricevono una macchina per cucire), donati animali da cortile da allevare, finanziati piccoli commerci da svolgere sulla porta di casa per essere sempre vicine ai figli: rivendite di cibo già pronto, di ghiaccioli quando fa molto caldo, di bibite fresche…
Una delle attività che riscuote maggior successo è quella del mulino per macinare le foglie di manioca, ingrediente base del pondu (un piatto molto consumato in questa zona). Pestare a mano le foglie è un lavoro lungo e faticoso, ma con questi piccoli mulini bastano pochi minuti per ottenere il risultato e tante persone sono più che disponibili a portare la manioca e pagare qualche moneta a chi ha il mulino per risparmiare tempo e fatica. Così queste macchinette possono veramente cambiare la vita di una donna: farla uscire dalla disperazione del “Come farò a dare oggi da mangiare ai miei bambini?” (nonostante una quotidiana lotta sfibrante, che spesso le fa ammalare) e farla entrare nella soddisfazione del “Posso mantenere la mia famiglia, i miei figli hanno un futuro!”.
Per donare un mulino (circa 200 euro) o dare un contributo all’apertura di un piccolo negozio/commercio con offerte anche minori, usa il codice progetto 330M. Farai felice una mamma!
Voi tutti carissimi benefattori, così lontani, ma tanto vicini, state facendo un bene immenso: grazie di cuore.
Chi è in prima linea non potrebbe operare, tante volte, se non ci foste voi nelle retrovie. Insieme cerchiamo di costruire un mondo migliore, quello in cui l’amore cambia i cuori ed aiuta a vivere.
Con riconoscenza grande anche da parte delle mamme,
suor Bruna Piva (FdCC)