Aiutiamo i profughi ucraini
Rinnoviamo il nostro appello a sostenere l’accoglienza di tante persone, specie donne e bambini, che hanno dovuto abbandonare il proprio Paese sotto la minaccia delle bombe e della devastazione.
Il Gruppo India, in questo frangente, si è subito attivato per dare il proprio aiuto a realtà ben conosciute, prima in Romania e subito dopo anche in Polonia, che si stanno prodigando per accogliere i profughi ucraini dando loro ospitalità e generi di prima necessità. In questo articolo trovi un aggiornamento sulla situazione a Sighet (maggio 2022).
Stiamo inviando gli aiuti ricevuti in Romania a Sighet (meno di 3 km dal confine con l’Ucraina) e in Polonia a Goslawice. Abbiamo ricevuto, negli ultimi giorni, prime testimonianze da padre Nevola e da suor Paula di cui, con piacere, condividiamo alcuni stralci.
I profughi dall’Ucraina transitano attraverso il varco di frontiera di Sighet, città rumena della Transilvania, nella quale il Gruppo India sostiene da circa vent’anni case-famiglia dell’Associazione italo-rumena “Il Quadrifoglio”, per minori orfani o con gravi realtà familiari. Attraverso quest’associazione, sono stati accolti nelle strutture delle case-famiglia, circa un centinaio di profughi… Nelle case-famiglia l’accoglienza è cordiale. Sono state allestiti i servizi essenziali per far stare a proprio agio ogni giorno una quarantina di persone. È un minimo di sollievo, a fronte di disagi inimmaginabili, che non hanno risparmiato nemmeno i neonati. Quanto durerà l’emergenza? Dipende dagli sviluppi della guerra e non solo, saranno determinanti i tempi dalle ricostruzioni e delle reali riprese economiche, al di là delle promesse che si ascoltano in questi giorni. La sensazione che si respira, stando lì in frontiera, è che l’emergenza durerà ancora a lungo.
Padre Nevola, sj
Suor Paula è la direttrice di un’altra casa famiglia di Cluj Napoca (Romania) che sosteniamo da tempo. Lei si è fatta portavoce dell’opera di assistenza che stanno vivendo le sue consorelle della congregazione “Maica Domnului” (Madre di Dio) sempre a Sighet. Tramite suor Paula, abbiamo fatto arrivare il vostro dono anche a questa realtà…
I rifugiati dalla Ucraina, più di 400.000 fino ad oggi, sono passati in Romania e poi verso altri paesi occidentali. Si trovano ancora da noi più di 80.000, tra quali, 30.000 sono bambini. Li abbiamo ricevuti con braccia aperte … alloggio, cibo, medicine, cure mediche e tutte le cose necessarie per loro, anche aiuto psicologico e spirituale.
La nostra Comunità della “Madre Addolorata” ha ricevuto rifugiati ucraini sin dal primo giorno, specialmente mamme con bambini (molti piccoli): come si liberano posti, vengono altri a occuparli, specialmente durante la notte o alla mattina presto. Sono sfiniti di fatica e di fame, sono gelati perché qui fa ancora molto freddo. Le nostre suore di Sighet hanno ricevuto aiuto dalla nostra Comunità di Cluj e da molti volontari giovani, tra i quali i nostri seminaristi di Cluj e di Blaj… con la grazia di Dio e nella fede, viviamo la fraternità e la condivisione dei beni materiali e spirituali, implorando tutti insieme, il dono della pace, che adesso desideriamo di più.
Suor Paula
Proprio in Ucraina il Gruppo India sostiene anche una comunità di Suore Canossiane a Vinnitsa, nelle loro attività di supporto alle famiglie più povere e con adozioni-borse di studio. Allo scoppio della guerra la Madre Generale, preoccupata per l’incolumità delle sue suore, le aveva sollecitate a lasciare il paese: suor Monica a rientrare in India, suor Wieslawa, cittadina polacca e suor Elizabeth, indiana ma in possesso di regolare visto per quel Paese, a raggiungere le sorelle in Polonia. Ma queste coraggiose donne consacrate hanno chiesto di poter rimanere a Vinnitsa, per aiutare il parroco nell’accoglienza dei primi profughi che arrivavano. Ora il flusso si sta spostando verso altre zone e a Vinnitsa la situazione profughi non è più così critica. Probabilmente nel prossimo periodo (dopo la consacrazione alla Madonna di Fatima di Russia e Ucraina il 25 marzo) suor Wieslawa e suor Elizabeth raggiungeranno le consorelle a Goslawice (in Polonia, sulla strada che da Leopoli si dirige fuori dall’Ucraina); proprio qui a Goslawice sta arrivando la terza parte del dono della grande famiglia del Gruppo India per l’assistenza ai profughi.
Facciamo nostro l’invito di suor Paula ed invochiamo, con fede e con determinazione, la pace con le parole di papa Francesco:
Mai la guerra! Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici… In nome di Dio, fermatevi!
Continuiamo a pregare per la pace e manteniamo vivo questo flusso di carità fraterna verso il popolo ucraino.