Kisangani, R.D.Congo: un atelier per le donne
Grazie a questo progetto tre donne di Kisangani hanno dato una svolta alla loro vita, raggiungendo l’autonomia economica; ecco cosa la grande famiglia del Gruppo India ha fatto per loro…
Therese, sarta e mamma di 6 figli è riuscita ad avviare una piccola attività di cucito in un atelier costruito in legno con l’aiuto del figlio maggiore Robert, studente al 4° anno di medicina. L’atelier è collocato in prossimità della strada principale in modo tale da favorire l’afflusso dei clienti. Con sua grande soddisfazione Therese è diventata così collaboratrice ‘economica’ del marito, professore di sociologia al liceo, persona di buona volontà ma con un magro salario di 140$ mensili (che lo Stato non corrisponde con regolarità). Insieme riescono a far fronte ai bisogni della famiglia e a pagare le rette scolastiche dei figli.
Veronique è una vedova con 5 figli; il marito è deceduto lo scorso anno dopo una breve malattia e lei si è trovata con grossi problemi, anche perché la famiglia era abituata a un tenore di vita abbastanza alto per il buon stipendio del marito. Lei dapprima si è abbattuta, poi per amore dei figli si è rimboccata le maniche e ha cominciato a vendere alcuni dei più bei vestiti che aveva. Quando non ce la faceva più è andata a chiedere una mano alle Suore Canossiane, anche perché la figlia maggiore (ex-allieva del liceo gestito da loro), era all’ultimo anno di università in informatica, ma non riusciva a pagare la retta accademica. Con l’aiuto della mano d’opera dei figli è stato costruito un piccolo atelier di bambù e fango, comperata una macchina per tritare le foglie di manioca e un grande ombrellone per ripararsi durante la vendita al dettaglio di piccoli prodotti. Ora la mamma riesce a provvedere ai suoi figli; la figlia ha terminato l’università e sta cercando un lavoro per aiutare i suoi fratelli.
Francisca è una giovane donna, sola, con una grave malformazione alle gambe, praticamente cammina seduta. Viveva per la strada, ma è stata accolta dalle Suore Canossiane che hanno realizzato per lei nel recinto della scuola (non avendo la possibilità di acquistare altro terreno) una piccola casa di bambù e fango: un saloncino che funge anche da atelier, una cameretta e un piccolo ripostiglio. Francisca è stata poi aiutata ad acquistare alcuni prodotti che riesce a rivendere al bordo della strada dove scende con la sedia a rotelle.
“Date e vi sarà dato”. Grazie a voi tutti carissimi, nostro valido supporto nelle retrovie.
Suor Bruna Piva, FdCC