Dindigul, India: formazione professionale per le donne
Nonostante i ritardi per la pandemia, questo progetto è giunto a termine: 320 donne e ragazze hanno la possibilità di lavorare in proprio e rifiutare contratti capestri, al limite della schiavitù. Ecco la storia di una di loro, Rathina, una mamma di 42 anni che vive nel villaggio di Mylapore.
Il marito, Michael, è un lavoratore salariato giornaliero. Hanno due figli, il maggiore dei quali è entrato al College per gli studi superiori, mentre la figlia frequenta il 10° anno. È stato veramente difficile pagare la retta universitaria del figlio e un dolore non poter mandare la ragazza in una buona scuola. Rathina si è data da fare, lavorando anche lei nei campi e allevando un animale da latte, ma le entrate della famiglia erano insufficienti. Hanno dovuto chiedere un prestito a un usuraio e la loro vita è peggiorata ulteriormente.
Poi Rathina ha avuto l’opportunità di partecipare al corso di cucito organizzato dalla Dindigul Multipurpose Social Service Society (DMSSS) con il sostegno economico del Gruppo India. Essendo una donna, ha usufruito dell’abbonamento gratuito introdotto dal governo dello Stato del Tamil Nadu per raggiungere le città e partecipare al programma di formazione, che ha completato con successo. Al termine voleva acquistare una macchina da cucire e si è rivolta al gruppo di auto-aiuto delle donne del villaggio, di cui era già parte. Ha chiesto un prestito di 10.000 rupie, che ha ottenuto con un basso interesse annuo e la promessa di iniziare a rimborsarlo a partire dal terzo mese in rate mensili di 1100 rupie. Rathina ha comprato la macchina e gli accessori necessari e ha iniziato a cucire a casa. Inizialmente, le donne del posto esitavano a darle lavoro, ma dopo aver visto il suo talento e la sua abilità, molte sono andate da lei e hanno ordinato abiti e intimo, compresi indumenti da notte.
Ora Rathina guadagna circa 7000-8000 rupie al mese, sufficienti per mandare avanti la famiglia senza difficoltà. Paga le tasse universitarie e ha restituito il prestito che aveva preso dagli usurai. Sta anche rimborsando il prestito del gruppo di auto-aiuto delle donne come promesso. È orgogliosa di avere un lavoro autonomo, è felice e dice che i suoi figli e suo marito la rispettano e la trattano con dignità. Ringrazia il DMSSS e il Gruppo India per il sostegno e l’accompagnamento tempestivo!
Quella di Rathina è solo una delle tante storie positive, nonostante il corso di formazione (previsto per fine 2020) sia iniziato in ritardo per la pandemia e sia stato stravolto perché inizialmente non erano disponibili le macchine per cucire e ricamare e quelle per produrre gli zerbini: è stato necessario anticipare tutta la parte teorica che secondo i piani doveva invece alternarsi a quella pratica. Finalmente a marzo 2021 è iniziata la parte pratica relativa al cucito per 160 di loro: solo poche sessioni, poi di nuovo tutte a casa per una nuova ondata pandemica. Il corso è ripreso a luglio e a quel punto è arrivato a conclusione senza troppi problemi. A ottobre sono arrivate le macchine per gli zerbini e sono state richiamate le altre 160 donne, che hanno potuto seguire la parte pratica fino alla conclusione ad aprile 2022.
Noi del Dindigul Multipurpose Social Service Society ci rendiamo conto che, solo grazie all’assistenza finanziaria tempestiva del Gruppo India, siamo stati in grado di impartire una formazione professionale a 320 donne e ragazze che hanno iniziato a trovare un lavoro autonomo alternativo e a procurare un reddito aggiuntivo alle loro famiglie per sfidare la povertà e le privazioni.
Osserviamo e testimoniamo che il complesso di inferiorità, la timidezza, l’atteggiamento di dipendenza… stanno gradualmente scomparendo e che tra le donne sta emergendo la fiducia in se stesse. Le donne godono di auto-dignità, auto-stima, rispetto di sé e le loro capacità sono riconosciute a casa, nella comunità e nella società.
Siamo certi che tutte le 320 ragazze povere, insieme a tutti i loro familiari, vivranno una vita felice e pacifica e supereranno la povertà. Tutto questo grazie al vostro sostegno e vi ringraziamo ancora una volta con tutto il cuore.
Con gratitudine
padre A. Samson Arockiadass
(direttore del DMSSS – Diocesi di Dindigul)