Aru, R.D.Congo: serve impianto fotovoltaico
La casa dei volontari di Aru ha urgente necessità di rifare l’impianto fotovoltaico per continuare ad avere corrente elettrica: quello attuale, già insufficiente, avrebbe bisogno di sostituire varie componenti.
Aru è una cittadina della Repubblica Democratica del Congo al confine con l’Uganda nella provincia dell’Itturi, dove nel 1957 ha preso forma la prima missione congolese delle Suore Canossiane. Qui, insieme ai volontari del VOICA (VOlontariato Internazionale CAnossiano), le sorelle hanno realizzato nel 2010 la casa per l’accoglienza di quanti arrivano per donare un po’ del proprio tempo e delle proprie capacità agli altri.
La gente ama la presenza dei volontari, sono una fonte preziosa, una risorsa per il lavoro e per lo spirito di chi, confrontandosi con loro, trova spunti, coraggio, idee o esempi di vita da seguire. In un contesto, quello congolese, dove è già difficile cavarsela da soli, avere l’esempio di persone che scelgono di dedicarsi agli altri, offre ai giovani del posto spunti di riflessione.
La struttura, affinché non resti vuota e inutilizzata durante l’assenza di volontari, funge anche da foresteria, accogliendo persone di passaggio o che necessitano di fermarsi per un periodo più lungo. Questa gente chiede spesso di poter alloggiare all’interno di una struttura delle Suore Canossiane perché si sente più tranquilla e sicura. In questo modo la casa può portare anche un contributo economico alla comunità delle sorelle per tante altre attività. Tuttavia per poter garantire un buon servizio l’alloggio in questione ha bisogno di alcune migliorie, una delle quali riguarda il sistema fotovoltaico. Quello attuale è obsoleto e comporta spese di manutenzione elevate (come il cambio delle batterie e dei caricatori). L’impianto attuale, inoltre, non permette l’utilizzo di alcun elettrodomestico come frigorifero o lavatrice e già verso le 19 l’intensità della luce cala vistosamente.
Proprio alcuni volontari hanno contattato una ditta con sede a Verona per avere la possibilità del minimo necessario per una vita semplice. Lì hanno progettato un impianto su misura per la casa dei volontari e forniranno gratuitamente una parte delle componenti del sistema, ma serve comunque il nostro supporto economico per raggiungere i 6.500 euro necessari per pannelli, batterie, cavi, dispositivi di protezione…
Chi vuole aiutare i volontari, e sentirsi un po’ uno di loro, può aiutare inviando un’offerta con il codice 330V.