Biharsharif, India: ostello per ragazze
Molte ragazze non possono andare a scuola per l’impossibilità di raggiungerla tutti i giorni, per questo vogliamo trasformare aule non utilizzate in dormitorio in modo da accoglierle e consentirgli di studiare.
Il Gruppo India ha aiutato nel 2018 l’arcidiocesi di Patna ad avviare l’Istituto tecnico di St. Joseph a Biharsharif, collaborando all’acquisto di alcune attrezzature. Poi la scuola è stata affidata alla BASE (Brothers Association for Solidarity and Empowerment Society), un’associazione dei Fratelli del Sacro Cuore creata con l’obiettivo di fornire pari opportunità a tutte le persone, specialmente alle fasce più deboli della società, per svilupparsi socialmente, economicamente, politicamente, culturalmente ed educativamente. Molti giovani in questi anni si sono diplomati e vi abbiamo fatto conoscere le storie di alcuni di loro, ma le ragazze che si iscrivono sono in netta minoranza, sia per problemi legati alla cultura locale che per la difficoltà per le giovani di raggiungere quotidianamente l’istituto.
Lo stato del Bihar, con più di 100 milioni di abitanti, è uno dei più poveri dell’India e più del 40% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, principalmente in zone rurali con difficoltà di accedere alla cura della salute, all’istruzione e ad altri servizi. Ci sono alti tassi di lavoro minorile, abbandono scolastico e analfabetismo, in particolare tra le comunità Mahadalit e soprattutto tra le ragazze. La condizione delle donne in Bihar è particolarmente gravosa a causa di una combinazione letale di oppressione feudale, di casta e patriarcale.
I signori della terra, i capi delle caste superiori, proprietari di fabbriche e terreni, prendono le ragazze con la forza e le famiglie povere cedono le loro figlie in matrimonio non appena raggiungono la pubertà per “proteggerle”. In queste condizioni l’educazione delle ragazze non è considerata una priorità dalla famiglia e, quindi, per una bambina, dedicare del tempo all’educazione a casa non è un compito facile: ci sono tanti altri oneri come cucinare, lavare, pulire la casa, andare a prendere l’acqua, fare da babysitter se ci sono piccoli in famiglia e così via. E questi impegni hanno sempre la priorità sullo studio…. A queste difficoltà culturali si aggiunge il problema del trasporto: gli abitanti dei villaggi rurali dipendono totalmente dai veicoli “ToTo” – un risciò a motore ideato per trasportare solo 2 o 4 passeggeri. Nella realtà sono usati da 8-10 persone alla volta e questo aumenta il rischio per le ragazze di subire molestie. Per questo loro dovrebbero usare veicoli privati per andare a scuola, spendendo di più e aggravando le spese della famiglia. Così anche i genitori più aperti riconsiderano la possibilità di mandare le loro ragazze a studiare.
Una ragazza ospitata in un ostello invece ottiene una sicurezza sociale e opportunità sufficienti per la sua istruzione, e la famiglia non deve sostenere le spese del trasporto quotidiano. Quindi, l’ostello salva la ragazza dalla discriminazione di genere in famiglia, dall’essere vista come un peso, dal matrimonio precoce, dall’essere lasciata senza istruzione e sovraccaricata da troppe attività domestiche senza alcun beneficio personale per il proprio sviluppo.
Questo progetto vuole trasformare alcuni locali (attualmente in stato di abbandono) della St. Joseph’s Technical School in ostello, acquistando letti e armadietti per 50 ragazze e adattando i bagni esistenti per far fronte alle nuove esigenze. Ne beneficeranno le ragazze disoccupate e povere della comunità Mahadalit, giovani la cui sicurezza sociale è a rischio a causa delle condizioni sociali ed economiche delle comunità emarginate cui appartengono. Ogni posto letto, con tutto ciò che gli è collegato, costa circa 200 euro e raccogliamo i vostri doni con il codice 842O.