Rugombo, Burundi: uova per la solidarietà
L’allevamento di galline ovaiole, nonostante problemi iniziali, procede con successo: a sei mesi dal reale avvio i proventi dalla vendita delle uova già superano le spese di gestione per cui si può contare su un piccolo capitale da reinvestire in altri progetti di solidarietà.
È con grande piacere che colgo l’occasione per esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti al Gruppo India, per la donazione che avete offerto all’Associazione SADV (“Solidarité pour l’Auto-Développement des Vulnérables”, Solidarietà per l’auto-sviluppo dei vulnerabili), al fine di realizzare il progetto di allevamento di galline ovaiole.
Infatti, cari fratelli e sorelle in Cristo, lo scopo del progetto era quello di permettere alla SADV di raccogliere fondi operativi, obiettivo che è stato raggiunto visto che finora abbiamo registrato un profitto di quasi 1.200 euro mentre il progetto continua. Ci ha anche permesso di accrescere la nostra esperienza nella gestione delle attività generatrici di reddito, che è un grande vantaggio per il futuro. Vi siamo grati e contiamo sempre sulla collaborazione delle nostre due associazioni per raggiungere i nostri obiettivi comuni.
Nsabimana Ladislas
(Responsabile SADV)
Il progetto in realtà non è nato sotto i migliori auspici… Dopo il suo finanziamento c’è stato un generale innalzamento dei costi, sia per gli strascichi della pandemia che per la crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. Più di tutto ha però influito un problema con il venditore dei pulcini. L’ordine per l’acquisto di 200 pulcini (il cui costo era stato saldato completamente dalla SADV) è stato prima ritardato a causa di un’epidemia scoppiata nell’allevamento del fornitore. Poi questo ha cambiato le proprie politiche di vendita e voleva inviare pulcini di un solo giorno di vita, non adatti al pollaio costruito appositamente per questo progetto. La SADV ha chiesto il rimborso, che è stato rifiutato e quindi è iniziata una vertenza legale. Per continuare comunque il progetto, i pulcini sono stati acquistati da un’altra azienda avicola e sono arrivati all’inizio di marzo 2022.
I risultati ottenuti sono stati ampiamente soddisfacenti, nonostante il tasso di mortalità sia stato leggermente più alto del previsto (13% invece del 10%); quello di deposizione è stato molto buono e la vendita al mercato delle uova deposte sta andando molto bene. Ora la SADV può contare su un piccolo provento da utilizzare per garantire il proprio funzionamento, una conditio sine qua non per le opere di carità. Il beneficiario diretto è quindi la SADV, ma i beneficiari indiretti sono tutti i poveri che questa associazione riesce ad assistere e che potrà ancora raggiungere grazie a nuovi progetti di sviluppo.