Benenitra, Madagascar: rischio fame
Aggiornamento maggio 2023: abbiamo ricevuto un breve messaggio di padre Jeannot con alcune foto. Il progetto è in avanzata fase di svolgimento, aiutato anche dal Signore che ha inviato le agognate pioggie! I contadini hanno ricevuto formazione, sementi, nuovi strumenti con cui si cimentano per aumentare la produzione dei loro campi.
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In attesa di realizzazione: abbiamo terminato la raccolta fondi, siamo in attesa che il progetto sia realizzato per darvi maggiori informazioni. Grazie a quanti hanno collaborato!
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Nella parte meridionale del Madagascar la carestia è grave. La pioggia non cade da tempo, gli effetti del cambiamento climatico sono già drammaticamente presenti. Sono già 4 anni che non arrivano i cicloni che portavano con sé le piogge. Fa molto caldo (oltre 40° all’ombra). I fiumi diventano spiagge senza acqua, gli alberi sono gialli. Manca l’acqua potabile.
La siccità porta la carestia, le persone hanno fame, la vita diventa molto costosa, trovare 1 kg di riso per sfamare la propria famiglia è faticoso. L’insicurezza alimentare e la malnutrizione cronica sono la quotidianità delle famiglie del distretto di Benenitra. Le prime vittime sono i bambini che hanno fame e lasciano il percorso scolastico per andare a lavorare in città. Gli anziani sono lasciati soli e muoiono di fame. Le donne incinte si ammalano, se arrivano al termine della gravidanza danno alla luce neonati con gravi problemi di salute.
I coltivatori non hanno potuto utilizzare diversi ettari di risaie, per l’impossibilità di irrigare. In altri campi il riso è stato piantato ma all’arrivo della stagione del raccolto non c’è nessuna produzione per la famiglia: le piante di riso sono secche ed è solo il bestiame che ne beneficia pascolando.
Molti villaggi si stanno spopolando, come Soanalo, da cui decine di famiglie sono partite per cercare di trovare qualcosa per sfamare i propri figli; sono stati costretti dalla carestia e dalla siccità a lasciare i villaggi e arrivano a piedi a Benenitra, dopo giorni e notti di cammino. L’autorità locale non aiuta questi migranti, uomini o donne in cerca di lavoro per comprare il riso per nutrire i propri figli. La mancanza di lavoro porta soprattutto i giovani alla violenza e molti sono caduti nell’alcolismo e nella droga. Per sostenere queste famiglie occorre mettere in atto un programma di azione contro la fame. Per questo padre Jeannot ha ideato il “Microprogetto agricoltura e sollievo” per aiutarli a combattere la miseria e la fame, progetto che affianca quello già in corso a favore dell’istruzione.
Tutto nasce dalla consapevolezza che l’agricoltura e l’allevamento sono le principali occupazioni della popolazione ma, a causa del cambiamento climatico, è impossibile mantenere la solita produzione perché le risaie sono senz’acqua. I contadini continuano a seguire la tecnica tradizionale, l’unica che conoscono, e lavorano senza una solida pala, senza erpice o sarchiatrice.
C’è bisogno di una formazione agricola e di un supporto tecnico per educare gli agricoltori a praticare metodi nuovi, più efficaci e facili, per aumentare la resa della loro produzione e a utilizzare nuovi semi. Questo consentirà di coltivare riso di qualità, manioca, fagioli… nonostante il cambiamento climatico. Dopo aver insegnato agli agricoltori le nuove tecniche, saranno invitati a unirsi in cooperative in modo da condividere i materiali che saranno donati (erpice, pala, semi migliorati, fertilizzanti…).
Questo progetto riporterà molti agricoltori nei loro villaggi, a lavorare la propria terra con la certezza di poter sostenere la famiglia. Si differenzierà la produzione migliorando la dieta di tutti, con grandi vantaggi per la salute soprattutto dei più deboli: bambini, donne incinte e anziani.
Nel costo totale del progetto è compreso tutto ciò che serve a creare una nuova classe di agricoltori (formazione e materiali) ma anche una quota che sarà devoluta al sostegno alimentare di chi ora rischia la morte per fame e aiuti per i migranti, perché sopravvivano fino al prossimo raccolto. Per aiutare padre Jeannot e tramite lui tutto il popolo del distretto di Benenitra a sventare il rischio fame, raccogliamo i vostri doni con il codice progetto 720M.