Guntur, India: terminato corso di cucito
Ora 60 donne delle baraccopoli di Guntur hanno ricevuto una formazione professionale e personale che insieme al dono di una macchina da cucire ha aperto loro un mondo di possibilità. In fondo all’articolo la storia di due di queste donne.
Gli abitanti delle baraccopoli di Guntur sono stati i destinatari di questo progetto, le donne direttamente ma in benefici si ripercuotono sule loro famiglie. La Guntur Kolping Society (un’istituzione diocesana) ha instaurato un rapporto con queste persone negli ultimi quattro anni, nell’ambito del suo lavoro con i giovani, i gruppi di donne e la distribuzione di aiuti durante la pandemia (che ha colpito gravemente i più poveri tra i poveri).
Queste persone mancano di infrastrutture di base, non hanno acqua potabile e strutture sanitarie adeguate. Vivono in luoghi poveri, in piccole baracche sovraffollate e prive di ventilazione, per lo più in affitto. Molte donne si dedicano a lavori umili come collaboratrici domestiche, spazzine, raccoglitrici di stracci… Queste baraccopoli si trovano alla periferia della città e nessuna autorità si occupa di loro. Sono tutti trattati come emarginati dalla società.
Sono poveri e si indebitano ancor più nei momenti di difficoltà come durante la pandemia… Molte donne hanno perso la loro fonte di reddito perché i datori di lavoro avevano paura del Covid19. La Kolping Society ha colto inoltre il desiderio di tante di loro di cambiare le condizioni di vita e la natura del lavoro. Da qui è nata la proposta di un corso per attività sartoriale, accompagnato da una guida verso un cambiamento comportamentale attraverso il rafforzamento della fiducia, lo sviluppo della personalità e la consapevolezza dei propri diritti. Per completare il tutto è stata organizzata una rete che coinvolgesse vari dipartimenti governativi e organizzazioni affini e le donne sono state dotate delle competenze commerciali basilari.
Il progetto iniziale prevedeva di raggiungere 120 donne, ma solo il Gruppo India ha risposto all’appello della Kolping Society che ha dovuto limitare le iscrizioni. Sono stati organizzati due corsi trimestrali, ognuno con 30 partecipanti: il primo è iniziato il 4 maggio 2022 e il secondo è stato completato il 25 novembre 2022. L’insegnante di cucito è sempre stata la signora T. Vijaya Suseela. Il progetto è stato è stato avviato ad Ambedkar Colony, una baraccopoli facilmente raggiungibile anche dalle altre, scelta grazie al contributo dei gruppi di auto-aiuto già funzionanti. Le donne sono state contente del centro prescelto e tutte hanno frequentato regolarmente. Le lezioni si tenevano al mattino dalle 10:00 alle 12:30 e nel pomeriggio ognuna poteva esercitarsi liberamente sulla macchina da cucire, per prendere sempre più confidenza con le tecniche e le abilità acquisite.
Tutte le tirocinanti hanno ricevuto una macchina da cucire dopo la formazione. Ne sono state felici e hanno iniziato subito a utilizzarla e a guadagnare. Per loro si tratta di un’esperienza di rottura, visto che prima svolgevano lavori umili e ora stanno cambiando verso una professione che non solo è dignitosa, ma anche ricca di soddisfazioni e sicura.
Di pari passo alle competenze tecniche si è lavorato anche sulla formazione personale. I gruppi sono stati informati su come funziona l’industria tessile e sono state contattate alcune aziende (accuratamente selezionate) che sono pronte a fare ordini al gruppo. Le tirocinanti hanno ricevuto le basi delle competenze imprenditoriali: pianificazione della propria microimpresa, gestione dei libri contabili. È da notare che alcune di loro hanno intenzione di avviare un’attività nella città vicina per renderla più redditizia e ridurre la concorrenza.
La formazione ha riguardato anche lo sviluppo della personalità per rafforzare l’autostima di queste donne. L’uguaglianza delle persone e di genere, il valore di ognuno e il rispetto reciproco sono alcuni degli argomenti trattati. È importante che capiscano che non sono inferiori a nessuno e che sono degne di rispetto. Viene anche chiarito che la casta e il luogo di nascita non hanno alcun significato nel decidere il valore della persona.
Con le tirocinanti sono stati affrontati anche temi delicati come il matrimonio infantile, il lavoro minorile, la discriminazione di genere, comunitaria o per casta, il traffico di bambini, l’aborto di bambine, la violenza domestica, l’abuso verbale, le molestie sessuali sul posto di lavoro, il sistema della dote e la violenza da parte dei suoceri… Alcune donne vivono queste situazioni come “normali” e non sanno difendersi: ora sono in una posizione migliore per capire le situazioni e affrontarle.
Il progetto ha formato 60 donne alla sartoria. Sono stati osservati cambiamenti comportamentali e l’autostima è aumentata. A tutte le donne formate sono state consegnate le macchine da sartoria. Grazie al Gruppo India per il generoso contributo! Ora sono in grado di cambiare la loro vita e la loro professione. Guadagnano circa 7.000 rupie al mese come reddito extra. Man mano che andranno avanti, aumenterà. Ora sono fiduciose di poter stare in piedi da sole e di poter vivere una vita dignitosa. Possono prendersi cura della famiglia e dei bambini garantendo ai propri figli cibo nutriente e un’educazione che li condurrà a un futuro migliore. Sono consapevoli delle questioni sociali che le riguardano. Sono sicure di poter affrontare il mondo.
Padre Abraham Chinthapalli
(Direttore GKS)
Storia di alcune partecipanti
Sono Ramadevi. Ho perso mio padre quando ero giovane e mia madre, rimasta vedova, non riusciva a sopportare il peso della famiglia e mi ha data in sposa all’età di 17 anni. Lavoravo come donna delle pulizie in due case e andavo anche in giro a vendere verdure. Il Covid ha compromesso il mio lavoro e la mia famiglia. Stavo cercando una via d’uscita per cambiare occupazione in modo da non dover andare di casa in casa e affrontare tanti rifiuti. Il corso di sartoria organizzato dalla Guntur Kolping Society è stato una benedizione. Ho imparato la sartoria in questo centro e ho ricevuto una macchina da cucire. Ora lavoro a casa e riesco a guadagnare fino a 500 rupie al giorno. Grazie al Gruppo India per aver salvato la mia famiglia dalla fame e per avermi dato un lavoro rispettoso.
Mi chiamo Prasanna. Lavoravo nel quartiere come collaboratrice domestica; mio marito era malato e non aveva lavoro. Non ho potuto continuare il mio lavoro a causa della paura del corona virus da parte delle famiglie presso cui andavo. Anche dopo la pandemia i proprietari non mi hanno permesso di riprendere il mio lavoro. Con due figli e un marito malato di cui prendermi cura, è stato un periodo difficile per noi… per fortuna la Guntur Kolping Society ci ha dato un aiuto durante il Covid. Ora ho ricevuto una formazione in sartoria e mi è stata data una macchina da cucire. Sono convinta di essere in grado di sfamare la mia famiglia e di educare i bambini.