Pasqua 2023
Carissimi amici, il recente viaggio del Papa in R.D. del Congo e Sud Sudan ha permesso, ancora una volta, di puntare i riflettori sull’Africa, sulle sue immense potenzialità sia umane che naturali ma anche sullo sfruttamento da parte dell’Occidente e sulla corruzione della classe politica che governa tanti Paesi.
“La R.D. del Congo – ha detto il Papa – è come un diamante e i diamanti più preziosi sono i suoi figli. Essi devono poter usufruire di valide opportunità educative, che consentano loro di mettere pienamente a frutto i brillanti talenti che hanno. L’educazione è fondamentale: è la via per il futuro, la strada da imboccare per raggiungere la piena libertà di questo Paese e del Continente africano. In essa è urgente investire /…/. Ma tanti bambini non vanno a scuola: quanti /…/ vengono sfruttati! Troppi muoiono, sottoposti a lavori schiavizzanti nelle miniere. Non si risparmino sforzi per denunciare la piaga del lavoro minorile e porvi fine. Quante ragazze sono emarginate e violate nella loro dignità! I bambini, le fanciulle, i giovani sono la speranza: non permettiamo che venga cancellata, ma coltiviamola con passione!”
Grande rilievo ha dato papa Francesco all’opera dei missionari che, con sacrificio e amore gratuito, offrono il loro servizio per la promozione di tante persone, l’educazione dei bambini e dei giovani, la cura dei malati.
E in quest’opera, grazie a tutti voi, il Gruppo India c’è!
C’è, al fianco di molti missionari/e …nella R.D. Congo, in Sud Sudan e in molti altri Paesi africani. Ecco perché, in questa circolare, abbiamo scelto di posare il nostro sguardo particolarmente sull’Africa.
La R.D. Congo: un Paese grande dove tanti sono stati e sono gli interventi del Gruppo India. Un percorso ideale tra le iniziative sostenute, sarebbe lungo 3.600 chilometri e collegherebbe Suore Canossiane, di S. Antida, missionari laici, gesuiti e sacerdoti diocesani che si sono spesi con noi per il benessere di tanti fratelli! Molto si fa per sostenere l’istruzione per grandi e piccini, con borse di studio per universitari a Kisangani, con la costruzione/ristrutturazione di scuole e foyer (Bunia, Kinshasa, Kisangani) con progetti che aiutano scuole e case famiglia a essere economicamente autonome (Aru, Kisangani e Kabinda). Nel campo della salute sosteniamo le cure dei bambini malnutriti di Aru e abbiamo da poco sostenuto la costruzione del reparto di maternità a Kenge. Molti sono i progetti nel campo del micro-credito e dello sviluppo delle fasce più povere della popolazione: allevamenti di animali, mulini, coltivazioni, corsi professionali, avvio di imprese artigianali (Kabinda, Mbuji-Mayi e Kisangani).
In Sud Sudan le Suore della Carità di S. Giovanna Antida portano avanti una grande missione a Rejaf, un villaggio a 7-8 km da Giuba: scuola materna ed elementare, un orfanotrofio che accoglie 40 orfane o bambine che, nelle fughe a seguito dei combattimenti, hanno perso i genitori e vivevano sulla strada. Curano i malati nel dispensario, si prodigano a favore dei poveri e dei malati del villaggio. Una missione molto simile, con migliaia di sfollati dal Sud Sudan è da noi sostenuta anche a Khartoum, Sudan.
Grazie perché, insieme, continueremo a esserci!
È l’appello che Francesco ha lanciato da Giuba, dove ha incontrato gli sfollati. “In Sud Sudan, infatti, perdura la più grande crisi di rifugiati del continente, con almeno quattro milioni di figli di questa terra sfollati, con l’insicurezza alimentare e la malnutrizione che colpiscono i due terzi della popolazione e con le previsioni che parlano di una tragedia umanitaria che può peggiorare ulteriormente. Soccorriamo il Sud Sudan, non lasciamo sola la sua popolazione, che tanto ha sofferto e soffre /…/ C’è bisogno che tutti i ragazzi abbiano la possibilità di andare a scuola /…/ e vi prego: la donna sia protetta, rispettata, valorizzata… Senza questo non ci sarà futuro. Le madri, le donne sono la chiave per trasformare il Paese…”.
Papa Francesco auspica sempre che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e comunità in particolare,
diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza.
Padre Pesce sintetizzava questo messaggio invitandoci a vivere una Quaresima di fraternità…
e noi, ogni anno, cerchiamo di rimanere fedeli al suo invito!
Buona Quaresima e Buona Pasqua a tutti!