
Bangui, Centrafrica: sostegno per studi superiori
In attesa di realizzazione: abbiamo terminato la raccolta fondi, siamo in attesa che il progetto sia realizzato per darvi maggiori informazioni. Grazie a quanti hanno collaborato!
Aggiornamento febbraio 2025: sono passati due anni e i ragazzi hanno fatto il loro meglio per meritare la fiducia loro accordata dalla vostra generosità.
Elvira, soprannominata dal padre “la grande” per quanto la amava e la stimava, sta preparando la tesi in “Scienze umane”, mentre il fratello Michael ha ottenuto quella in Agronomia e ora sarà aiutato a rendere produttivo un vasto terreno lasciato dal padre, morto due anni fa.
Divine ha una disposizione molto forte ad aiutare gli altri e la sua scelta di studiare Infermeria come una vocazione. È al terzo anno e alla fine delle lezioni teoriche dovrà fare uno stage di 6 mesi prima di poter presentare la tesi.
Lundi è un ragazzo proveniente dal Ciad. È tanto sensibile, affezionato alla famiglia che lo accoglie da quando era bambino ma, a causa dei traumi subiti, fa fatica a concentrarsi. È al terzo anno di una Formazione in meccanica auto. Fa fatica per la teoria ma riesce nella pratica. Ha già la patente di guida e quindi buone possibilità di trovare lavoro presso un meccanico.
Il Signore benedica sempre il Gruppo India e tutti i suoi benefattori per il tanto bene che rendono possibile nel mondo. A tutti e a ciascuno un grazie grande per tutto quello che mi permettete di fare per il bene dei poveri e in particolare dei bambini e dei giovani in difficoltà. Con gratitudine immensa: grazie!
sr Elvira Tutolo (Suora dalla Carità di S. Giovanna Antida)
OOO — OOO — OOO
Anni fa sostenevamo il progetto Kizito, grazie al quale ragazzi di strada erano accolti da altre famiglie come “figli del cuore”. Questi ragazzi sono cresciuti e hanno bisogno del nostro aiuto per proseguire gli studi superiori senza gravare troppo sulle famiglie che li hanno accolti.
Dopo i primi anni, questo progetto è stato strutturato dalle Suore di S. Giovanna Antida come ONG nazionale, riconosciuta dallo Stato centrafricano dal 2010 con rinnovo nel 2021. “In tutti questi anni abbiamo combattuto per far valere i nostri diritti ad essere finanziati dallo Stato o comunque dalle Agenzie presenti nel Paese. Non ci siamo ancora riusciti del tutto, ma la strada è tracciata. Soprattutto quando 3-4 anni fa abbiamo minacciato di chiudere il servizio di accoglienza dei minori in alternativa al carcere, qualcuno ha reagito” (Suor Elvira Tutolo). Anche per seguire meglio il tutto, ora suor Elvira si trova a Bangui, la capitale, dove ha l’opportunità di incontrare più facilmente le autorità.
È comunque difficile trovare finanziamenti per la scuola, soprattutto quella superiore, ma i ragazzi tolti dalla strada crescono e molti di loro hanno la volontà e la capacità per continuare gli studi. Ma le Borse di Studio dello Stato non coprono tutte le spese… Molti costi restano a carico delle famiglie rispettive o dell’organizzazione Kizito. Al momento sono 10 i ragazzi che frequentano diversi corsi universitari e altri due seguono una formazione superiore in meccanica.
Suor Elvira ci chiede una mano per quattro di questi giovani, due ragazze e due ragazzi. Tra loro c’è Divine, una ragazza che viene da Berberati, da una famiglia di accoglienza molto volenterosa, bravissima durante elementari e liceo. Ora è accolta a Bangui nel foyer delle Suore della Carità e sogna di diventare infermiera. I due fratelli Elvira e Michael sono rimasti orfani di padre un anno fa e la mamma (che si occupa da sola dei figli naturali e di quelli accolti) non riesce a coprire tutte le spese per i loro corsi universitari (Elvira sta studiando Gestione di Risorse Umane e Michael Agronomia). Infine c’è Lundi, un ragazzo proveniente dal Ciad e affidato a Kizito; da piccolo ha avuto varie vicissitudini, tra l’altro un grave incidente con una moto. Ha lavorato un anno in un garage come apprendista ma è bene che frequenti regolarmente una formazione professionale in meccanica.
Per tutti loro il corso di studi durerà tre anni. I costi variano ma con 2.000 euro annui possiamo garantire a tutti loro il necessario sostegno economico. Per questo vi chiediamo dei contributi (codice progetto 886G).