Guntur, India: pozzi per i villaggi
Molti villaggi rurali sono privi di acqua potabile e questo compromette la salute dei poveri, già socialmente emarginati. L’accesso all’acqua pulita è un catalizzatore per il cambiamento; un percorso fuori dalla povertà; una luce di speranza per un futuro più luminoso. La soluzione a questo problema è lo scavo di pozzi per cambiare la situazione esistente.
I pozzi forniscono un approvvigionamento sostenibile di acqua pulita in quest’area in cui le fonti di acque sotterranee sono un’opzione praticabile. Un pozzo può mettere a disposizione dell’intero villaggio acqua potabile e le persone non dovranno più impiegare ore a raccogliere acqua, guadagnando ovunque da 6 a 14 ore settimanali: le donne, che si assumono la maggior parte della responsabilità nella raccolta dell’acqua, possono dedicare più tempo alla cura degli orti per sfamare le loro famiglie o cogliere altre opportunità per guadagnare; i bambini che non devono più passare ore a raccogliere acqua per le loro famiglie possono godere dell’infanzia ed esplorare il loro mondo.
Il Gruppo India è sempre stato buono e generoso con noi ogni volta che abbiamo chiesto aiuto. Questo progetto ridurrà la spesa per la salute, poiché le persone avranno meno probabilità di ammalarsi e sostenere spese mediche e saranno maggiormente in grado di rimanere economicamente produttive. Anche i bambini, particolarmente a rischio di malattie legate all’acqua, godranno di una migliore salute e quindi una migliore frequenza scolastica con conseguenze positive a lungo termine per le loro vite. La vostra preziosa assistenza illuminerà la vita di questa povera gente. Grazie.
P. Govindu Rayanna, direttore esecutivo di GDSS&WS
Con questo progetto della Guntur Dioceses Social Service & Welfare Society (GDSS&WS) vogliamo intervenire in tre villaggi, scelti tra quelli che hanno precipitazioni annuali inferiori alla media nello stato dell’Andhra Pradesh e ad ogni inizio dell’estate soffrono per la grave crisi di acqua potabile perché la maggior parte dei serbatoi locali si prosciuga. Anche l’amministrazione distrettuale si è accorta del problema, ma ha risposto con una soluzione provvisoria e costosa: invio di autocisterne. Poiché la situazione sta peggiorando anche in altri villaggi, le autocisterne diventeranno presto insufficienti, oltre a essere un costo elevato sia dal punto di vista economico che ambientale. Per ironia della sorte, la città di Guntur deve il suo nome alle abbondanti cisterne d’acqua (guntalu); in passato c’erano circa 50 cisterne, sempre piene. Il nome è stato esteso a tutto il distretto, ma ora le precipitazioni non sono più così abbondanti.
L’obiettivo a breve termine è di scavare 3 pozzi in altrettanti villaggi dotati di pompe manuali per il prelievo di acqua; nel lungo termine si potranno prevenire e ridurre le malattie causate dalla mancanza di acqua potabile nelle comunità rurali.
Il personale della GDSS&WS ha identificato i villaggi beneficiari attraverso un processo di consultazione con i responsabili delle varie comunità e con i tecnici in idrologia; la priorità è stata data ai fuori casta e ai tribali a causa della discriminazione e dell’esclusione basate sulle caste che essi devono affrontare e delle loro condizioni di povertà. Sarà formato un comitato in ogni villaggio per facilitare la mobilitazione di contributi locali sotto forma di servizi e tempo lavoro o donazioni locali; queste persone si interfacceranno anche con i vari dipartimenti governativi per ottenere le autorizzazioni necessarie.
Fatto salvo l’impegno della popolazione (sotto forma di piccole donazioni, materiali, ore di lavoro volontario), il costo per ogni pozzo è di circa 1.700 euro. Il costo totale di 5.000 euro sarà raccolto con il codice 802P.