Mararal, Kenya: aiutiamo ragazze e ragazzi
Vogliamo dare l’opportunità a cinque giovani kenioti di arrivare alla laurea o a un diploma specialistico, per dare una svolta alla loro vita ed essere d’esempio e guida ai più giovani.
I Samburo sono una tribù nomade che abita nel semi-deserto, a nord del Kenya. La loro lingua è il Nilotiche; è una popolazione dedita alla pastorizia, il loro sostegno economico deriva dall’allevamento di mucche, capre e pecore; si muovono con il loro bestiame alla ricerca di cibo e acqua. È una tribù tradizionale e patriarcale, con valori propri che sono rimasti nel tempo. La religione più diffusa è quella tradizionale; ma alcuni di loro sono cristiani. La maggioranza dei Samburo non ha istruzione scolastica in quanto sin da piccoli si occupano durante l’intera giornata del bestiame per ottenere il latte necessario al proprio sostentamento. A molti è negata l’opportunità di andare a scuola e pochi possono arrivare a una educazione superiore. Le ragazze sovente sono date in sposa ancora bambine, a volte a uomini molto più anziani, e sono quindi costrette a lasciare la scuola per prendersi cura del marito e del bestiame; spesso rimangono vedove ancora giovani, col peso della famiglia sulle spalle.
Per aiutare i bambini pastori (i “chekuti”) padre Jimmy Alexander Gil ha organizzato una scuola serale, che dà le basi a tanti piccoli. Ma veramente pochi riescono a proseguire con gli studi, anche per la scarsa qualità della scuola pubblica in queste zone per cui la loro preparazione è inferiore a quella media del paese: non hanno buoni voti di diploma e molti non possono andare alla scuola superiore. Poi c’è il problema economico: i padri di famiglia non possono mandare i propri figli all’università o a un istituto superiore, perché oltre alle tasse e ai libri dovrebbero pagare anche le spese di alloggio in città, cosa che diventa impossibile per loro.
Padre Jimmy ci ha presentato alcuni dei giovani più in gamba, che meriterebbero di proseguire gli studi e ha chiesto un supporto per loro: un contributo economico per coprire i 2 o 3 anni di studio che li separano dalla laurea o dal diploma specialistico. Noi vi invitiamo a dar loro una mano, inviando i vostri contributi con il codice 920S. Ecco una breve presentazione dei giovani, iniziando dalle ragazze che stanno lottando anche contro le tradizioni locali.
Hannah è una ventenne che viene da Lpus, un villaggio vicino a Lodungokwe (sede della parrocchia). Ha 19 anni e ha ottenuto buoni voti agli esami nazionali; vorrebbe diventare una professoressa e quindi andare all’università. La sua famiglia l’ha supportata fino alla scuola secondaria; ma poi nella regione è arrivata la siccità e il padre ha perso tutti gli animali. L’unica possibilità di Hannah per proseguire è stata di chiedere un aiuto…
Felista è una giovane donna di 21 anni, è una volontaria molto generosa. L’anno scorso ha finito la secondaria ma non ha potuto continuare i suoi studi per la problemi economici. La sua famiglia è molto bisognosa, il padre non ha un lavoro, la madre vende piccole cose nel mercato locale per portare cibo a casa. Anche Felista si impegna per aiutare in casa ma per la situazione della famiglia i suoi sogni di laurearsi in “Servizio sociale e sviluppo della comunità” sono bloccati.
Mattew (il cui nome vero è Ltupunyna) ha 20 anni, è serio e responsabile, sempre disponibile; nonostante le povere condizioni della scuola secondaria del villaggio, ha ottenuto il massimo dei voti agli esami nazionali. Ora sta studiando a Meru, 250 chilometri da casa, ma non ha molti supporti, soltanto sua sorella cerca di aiutarlo con le spese ma può fare poco.
John è un ragazzo di 22 anni, responsabile e impegnato. Ha finito la scuola secondaria 4 anni fa, ma non ha potuto continuare gli studi per problemi economici. Lui ha molte buone qualità e le mette a frutto anche con il volontariato. Il suo sogno è diventare tecnico elettronico, e finora non ha potuto farlo per mancanza di supporto. Il suo istituto è a 400 chilometri dalla nostra parrocchia.
Anche Saitu (chiamato David) è ragazzo impegnato, ha finito la secondaria l’anno scorso. Suo padre ha 9 figli e (seguendo la tradizione) non vuole supportare lui che è il secondogenito. Ma Saitu vuole migliorare la propria vita e sa che per questo è importante studiare. È un leader nato, con molte capacità, fa volontariato per la sua comunità e merita un’opportunità che lo spinga ad andare avanti. Con il nostro aiuto potrà frequentare i corsi per tecnico industriale a Meru.
Infine ecco anche la presentazione della parrocchia di tutti questi giovani:
La nostra parrocchia si chiama Saint Joseph, appartiene alla diocesi di Mararal, ha 26 anni ed è guidata dai missionari Saveriani di Yarumal. Io sono il parroco e sono anche il responsabile del progetto “Chekuti” (i bambini pastori).
Noi missionari di Yarumal siamo colombiani, presenti da 35 anni in Kenya. Il nostro compito è un’evangelizzazione integrale che aiuti lo sviluppo della comunità, realizzando progetti di fornitura d’acqua, ideando programmi di studio per i bambini pastori e con borse di studio per ragazzi più grandi, promuovendo attività di valorizzazione della donna e del suo sviluppo, e anche dando impulso ad azioni in favore del rispetto dell’ambiente.
Negli anni scorsi voi ci avete aiutato con due ragazzi (Vivian e Robert): loro stanno finendo i propri studi, ma vorremmo ora sostenere altri giovani che stanno aspettando da tempo. Ringraziamo con tutto il cuore la vostra attenzione, grazie mille per fornire l’opportunità di studiare a tanti bambini e ragazzi. Dio Benedica la vostra generosità
padre Jimmy Alexander Gil