Ngaoundal, Camerun: Centro Formazione Femminile
Il Centro di Formazione Femminile di Ngaoundal ha aperto l’anno accademico 2022/23 con 30 ragazze che hanno seguito i corsi sia teorici che pratici. Il Centro è riconosciuto dal Ministero dell’Educazione e alla fine della formazione le ragazze devono sostenere l’esame di stato per ottenere il diploma.
Purtroppo però, nonostante tutti gli sforzi, la gestione del Centro resta molto difficile e non si riesce a ridurre il disavanzo economico. Il Gruppo India ha sovvenzionato le sue attività e le Suore della Carità di Sant’Antida hanno così avuto modo di rinnovare alcune delle macchine da cucire usate per i corsi, coprire una parte delle rette scolastiche per le ragazze più povere, comprare materiali e pagare gli insegnanti.
Tutto questo però non è sufficiente perché Ngaoundal è un villaggio dove la maggior parte della popolazione è nomade. Questo comporta che le ragazze sono presto avviate al matrimonio e solo i ragazzi sono sostenuti dalle famiglie per lo studio oppure per una formazione professionale. A metà anno accademico, la metà delle giovani era già stata obbligata a lasciare lo studio per il matrimonio. A questo si aggiunge la difficoltà delle ragazze nel seguire l’aspetto teorico del programma (necessario per ottenere il diploma statale), anche perché molte di loro non hanno una formazione di base adeguata per poterlo affrontare.
Considerando quindi tutti questi problemi che nascono dalla situazione locale e le difficoltà finanziarie per pagare gli insegnanti, i materiali e le rette scolastiche delle ragazze che non ne hanno i mezzi, le suore hanno deciso di chiudere la scuola per un periodo e di cercare un’altra strategia più rispondente alle attese e al bene delle ragazze e al funzionamento della scuola stessa.
Per il futuro abbiamo un’ipotesi su cui stiamo ancora riflettendo: trasformare la scuola in un semplice centro di formazione al cucito. Vorremmo dare, così, una risposta alle ragazze e alle donne che non vogliono studiare, ma solo imparare a cucire. Loro potranno venire e, dopo aver acquisito una conoscenza pratica del taglio e cucito e dell’uso delle macchine da cucire, intraprendere un’attività generatrice di reddito per se stesse e per la propria famiglia. In questo modo daremo una risposta anche ai genitori restii all’autonomia delle ragazze, e facilitare al Centro la produzione di più articoli da vendere per arrivare all’autonomia finanziaria. Affinché questo progetto possa realizzarsi con effetti positivi e per incoraggiare le ragazze e le donne a impegnarsi, l’ideale sarebbe offrire a ognuna una macchina da cucire al termine della formazione. Un modo concreto per aiutarle ad intraprendere un’attività lavorativa che non troverà ostacoli nella cultura locale.
Nel nome della Superiora Provinciale, suor Paola Nelemta, della direttrice del Centro suor Monique Iputo, degli insegnanti, delle studenti, delle suore della comunità e di tutta la popolazione, diciamo grazie al Gruppo India e ai benefattori per il sostegno e l’aiuto ricevuto. Speriamo che in un breve periodo si possano trovare delle soluzioni efficaci a questo problema delle ragazze.
Con immensa gratitudine per tutto!
Suor Claudine