Natale 2023
Mentre scriviamo queste pagine, il Natale si avvicina e la guerra imperversa in Palestina, la terra dove Gesù è nato, e la pace sembra essere un miraggio lontano ma la fiducia non deve abbandonare noi cristiani e papa Francesco ci dice che adottare un atteggiamento missionario può aiutarci a percorrere questa via.
Cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino… Questo è il segreto: avere un cuore di carne nel quale l’amore è un fuoco ardente, essere attenti a tutto quanto accade attorno a noi, dalla famiglia al mondo intero, non fermarsi mai nell’edificazione del Regno! Ecco l’itinerario dei discepoli missionari, capaci di rinnovare la gioia e l’impegno per testimoniare il Vangelo nel mondo di oggi. Nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, il Papa ci indica anche gli strumenti che ci possono aiutare a percorrere questa strada: la Parola di Dio e l’Eucaristia: «Occorre ricordare che, se un semplice spezzare il pane con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario, tanto più lo spezzare il Pane Eucaristico, che è Cristo stesso, è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa».
Come non ricordare, a questo punto, p. Mario Pesce che ripeteva spessissimo: «Mai dobbiamo separare l’Eucaristia dai poveri. L’Eucaristia e i poveri sono una cosa sola. Non c’è l’una senza l’altra».
Cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino… Cari amici, è con questi atteggiamenti che, insieme, ci apprestiamo a celebrare il Natale. “Alla Chiesa i poveri chiedono amore. Per amore si intende rispetto, accoglienza e riconoscimento, senza i quali fornire cibo, denaro o servizi sociali rappresenta una forma di assistenza certamente importante, ma che non si fa pienamente carico della dignità della persona… Gesù, povero e umile, ha fatto amicizia con i poveri, ha camminato con i poveri, ha condiviso la tavola con i poveri e ha denunciato le cause della povertà…” (Documento di sintesi al termine del Sinodo 2023).
È con questi atteggiamenti che continueremo a guardare il mondo e a fare tutti la nostra parte per renderlo più giusto, più umano e fraterno… e così gettare piccoli ma preziosi semi di pace.
Anche i nostri viaggi nascono da questa “urgenza missionaria” e sono vissuti con questi sentimenti. Sono esperienze che segnano la vita e da cui possono nascere cose grandi. Il Gruppo India, infatti, è nato proprio così: da quel primo viaggio in India, nel Natale 1980, di p. Mario Pesce con 15 giovani, alunni dell’Istituto Massimo di Roma. Quei “giovani” ci sono ancora oggi quasi tutti a fare la loro parte!
Ecco perché il nostro invito è rivolto soprattutto ai giovani!
Camerun e Paraguay: sono le mete dei prossimi viaggi; date e programmi sono da definire, ma ci auguriamo di organizzarli nei primi mesi del prossimo anno. Intanto si è appena concluso il viaggio in India (Andhra Pradesh) e, nel settembre scorso, è stato vissuto quello in Pakistan …un’esperienza straordinariamente bella e “forte” di cui troverete una piccola eco nelle pagine che seguono.
A tutti i nostri più sinceri auguri di Buon Natale e Buon Anno 2024!