Zakpotà e Tori Bossito, Benin: scuola contro la schiavitù
Esistono realtà dove la scuola fa un’enorme differenza, come questi villaggi del Benin in cui ancora si aggirano mercanti di schiavi: comprano bambini e ragazzi dalle famiglie povere per rivenderli alle grandi piantagioni come manodopera da pagare solo col minimo indispensabile per sopravvivere. Le famiglie accettano, perché con quel che ricavano posso sfamare gli altri figli. A questa realtà bisogna opporsi ed è quello che fanno le Maestre Pie Venerini, che da pochi anni sono arrivate in Benin e come primo impegno si prendono cura dell’istruzione dei bambini, per dare loro la possibilità di un futuro migliore di quello che hanno avuto i loro genitori.
Le comunità sono responsabili delle scuole che la Diocesi di Cotonou ha loro affidato sia come gestione che come didattica. Le suore si dedicano anche alla pastorale, per questo conoscono molto bene le situazioni più difficili di diverse famiglie che vivono in completa povertà.
A Zakpotà, oltre all’ambulatorio che è stato completato con il nostro aiuto, c’è una scuola dell’infanzia frequentata da circa 40 piccoli dai 3 ai 6 anni. Ricevono non solo sicurezza mentre le mamme lavorano o si danno da fare per la famiglia, ma anche un pasto assicurato con la mensa che viene offerta giornalmente. Ogni giorno, terminata la scuola, il cortile si riempie di bambini e ragazzi con la voglia di giocare e con la speranza di ricevere anche loro qualcosa da mangiare.
A Tori Bossito la scuola primaria (cui abbiamo di recente donato un pozzo) ha circa 200 alunni, ma non tutti si possono permettere di pagare la retta mensile, anche se è molto bassa. Una ventina di questi, tra i 6 e i 10 anni, sono accolti grazie all’iniziativa “adozione-borsa di studio” per dare loro una maggiore protezione, sicurezza e istruzione. Vengono non solo da situazioni disagiate, ma anche da famiglie problematiche e se non fossero accolti dalle suore, neppure frequenterebbero la scuola.
Il contributo del Gruppo India serve per coprire le rette scolastiche dei 20 bambini maggiormente disagiati e poveri di Tori Bossito, per sostenere l’asilo di Zakpotà e per acquistare materiale scolastico e libri anche per altri bambini, sempre di famiglie povere che non possono coprire tutte le spese per lo studio dei propri figli.
Il numero degli abbandoni scolastici è sempre molto alto, anche nella primaria, e condiziona pesantemente il futuro; per questo le suore cercano di accogliere tutti e di accompagnarli non solo nel cammino scolastico, ma anche in quello formativo. Diamo loro una mano in questo difficile compito, per cambiare poco a poco una realtà dove donne, ragazzi e bambini rischiano di diventare schiavi per le grandi piantagioni…