Yaoundé ed Ebolowa, Camerun: alimentazione di bambini con handicap
Una realtà conosciuta nel recente viaggio in Camerun e che ci ha toccato profondamente perché riguarda veramente gli ultimi, gli indifesi, gli innocenti… La necessità è stata poi confermata da padre Sergio Ianeselli, della congregazione dei Concezionisti, fondata a Roma ad opera di un infermiere dell’Ospedale Santo Spirito, e presente in Camerun dal 1970.
L’impegno dei Padri Concezionisti è specificamente diretto alla cura di ammalati o degli orfani. In un primo tempo il loro lavoro era a favore dei lebbrosi e poi degli ammalati di polio, dopo una epidemia degli anni ‘80-‘90; quando queste malattie sono state più o meno eradicate, il loro impegno si è concentrato sui bambini affetti da handicap, fisico o neurologico.
Due sono i centri oggetto di questa richiesta, a Yaoundé ed Ebolowa. In particolare a Yaoundé c’è un centro, fondato con il contributo di una famiglia di Macerata, che ospita 25 bambini ciechi o con altri gravi handicap fisici. Frequentano tutti la scuola e alcuni di essi hanno anche completato gli studi e ora frequentano l’università. Purtroppo però hanno una alimentazione molto carente, che non varia mai e che ovviamente non aiuta nello studio. I padri chiedono un piccolo contributo per migliorarla.
A Ebolowa invece sono seguiti 65 bambini per la maggior parte sordomuti, ma anche 14 ritardati mentali, 8 cerebrolesi, e altri autistici o con più handicap. Qui la richiesta di un contributo non è solo per l’alimentazione dei bambini, ma anche per pagare gli stipendi dei molti dipendenti necessari per aiutarli a raggiungere una minima indipendenza e dove possibile una capacità lavorativa.
Abbiamo inserito anche questi bambini e ragazzi, particolarmente provati dalle condizioni di salute, nel nostro più ampio progetto di “adozione-borsa di studio”, perché lo studio è un diritto di tutti! La migliore alimentazione non sarà solo un aiuto per la loro salute ma li aiuterà a raggiungere migliori risultati nello studio e nell’autonomia personale. Chiediamo di sostenerli in maniera continuativa, con un contributo di 16-20 euro mensili, come per gli altri gruppi di bambini e ragazzi raggiunti in tanti Paesi del mondo.