Rugombo, Burundi: una catena di solidarietà
In attesa di realizzazione: abbiamo terminato la raccolta fondi, siamo in attesa che il progetto sia realizzato per darvi maggiori informazioni. Grazie a quanti hanno collaborato!
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Una grande catena di solidarietà è già in atto in Burundi e ha permesso a tante famiglie di ricevere in dono un maialino. Ora si vuole estendere il progetto ad altre provincie, per aumentare il numero dei beneficiari.
Il tutto è nato per iniziativa della SADV (Solidarité pour l’Auto – Développement des Vulnérables, Solidarietà per l’auto-sviluppo dei vulnerabili), un’associazione di volontari fondata nel 2018 da don Audace Ndayishimiye (che abbiamo già aiutato in precedenza ad avviare un allevamento di galline ovaiole). Questa “catena di solidarietà” è stato uno dei primi progetti e consiste nell’allevare suini da distribuire a persone vulnerabili che, a loro volta, daranno alcuni dei loro maialini ad altre persone vulnerabili e così via, sotto la vigile supervisione di un veterinario e del suo staff.
Sono già 361 le famiglie che hanno ricevuto un maiale dalla SADV. Le prime famiglie della catena attualmente hanno un buon numero di capi di bestiame, possono vivere dignitosamente e mandare i figli a scuola. L’ultimo anello della catena è formato da 51 famiglie che hanno da poco ricevuto maialini femmine: non appena le scrofe avranno partorito e svezzato i maialini, la catena continuerà. Ciò significa che tra qualche anno quasi tutta la popolazione della zona avrà maiali che forniranno abbastanza fertilizzante organico e insetticida biologico (urina). Infatti l’allevamento ha principalmente lo scopo di creare condizioni favorevoli ad un’agricoltura di qualità.
Questa esperienza ci ha dimostrato che questo progetto è proficuo e rilevante, motivo per cui vogliamo estenderlo ad altre 3 province del Paese. Il progetto consiste nella realizzazione di un centro di allevamento mediante la costruzione di una moderna porcilaia per 20 maialini, per allevare suini di razza selezionata, prolifica e resistente, provenienti da un centro di ricerca nazionale. Questo istituto ha promesso di donarceli, chiedendo in cambio la restituzione di altri 20 maialini dopo il primo parto. Saranno i rimanenti maialini a costituire la base per avviare una catena di solidarietà.
Il progetto durerà 3 anni, seguito direttamente dalla SADV, poi il monitoraggio sarà trasferito alle parrocchie che nel frattempo avranno fatto esperienza della gestione. Crediamo che il sostegno iniziale sia sufficiente affinché la catena di solidarietà possa continuare senza altri aiuti dai donatori.
Don Audace
La razza suina che è stata selezionata per questa nuova “catena di solidarietà” è particolarmente prolifica: una scrofa può avere anche 10 maialini ad ogni parto; all’età di soli 8 mesi la femmina può essere fecondata e la gravidanza dura poco meno di 4 mesi; dopo altri 2 mesi i maialini sono svezzati e la scrofa nuovamente fecondata. In questo modo ogni scrofa può partorire fino a 20 maialini l’anno e anche considerando un certo tasso di mortalità (stimato intorno all’11%) si avranno ben presto molti maialini per aiutare le persone vulnerabili delle parrocchie di Gihanga (provincia di Bubanza), di Buhonga (provincia rurale di Bujumbura) e di Muramvya (nell’omonima provincia).
Il costo di avvio del progetto copre le spese di costruzione della porcilaia (che deve rispettare norme imposte dal centro di ricerca nazionale che dona i primi maialini), quelle di allevamento (cibo, veterinario, custode…) e quelle per l’avvio della catena (formazione di base ai neo-allevatori). La costruzione della porcilaia è già avviata, poi ogni persona che riceverà in dono un maialino provvederà alla costruzione di un semplice ricovero per l’animale coi propri mezzi.
Questo progetto (identificato dal codice 920M) è un bell’esempio di collaborazione, perché il costo sarà coperto congiuntamente dalla SADV, dal Gruppo India e da un’altra onlus di Palermo.