Gitega, Burundi: miglioramento agricoltura
Vogliamo aiutare le famiglie più povere di Gitega a migliorare la produttività dei loro orti e campi, così che abbiano il necessario per sfamare i figli e consentirgli di approfittare meglio delle lezioni scolastiche. Il Burundi oggi è un Paese politicamente stabile e impegnato nella lotta alla povertà, ma lo sviluppo è lento; mancano industrie, tranne piccole fabbriche di detersivi e di lavorazione del tè e del caffè. Come risultato la popolazione del Burundi è tra le più povere al mondo e vive con meno di 2 dollari al giorno; molti sopravvivono coltivando piccoli campi o orti e allevando di animali da cortile.
L’Istituto delle suore Bene-Tereziya, fondato nel 1931 dai Padri Bianchi, missionari in Burundi già dal 1879, è il primo Istituto religioso indigeno. La loro missione è sempre stata quella di mettere in pratica lo spirito evangelico attraverso opere di carità nei confronti dei più svantaggiati nel settore educativo (scuole), nella sanità (ospedali e centri sanitari) e nella formazione spirituale (preparando le persone ai sacramenti). Il settore in cui la loro presenza è particolarmente incisiva è quello dell’educazione: gestiscono 3 licei femminili, che hanno formato molte delle autorità politiche attuali, 4 scuole elementari e 3 asili nido.
Tuttavia molti bambini degli asili provengono da famiglie così povere che i genitori non riescono a provvedere l’alimentazione per i loro figli; per il bene di questi bambini le suore chiedono un contributo nel campo del microcredito al Gruppo India. Il progetto si rivolge a quelle famiglie i cui bambini a scuola non hanno neppure la forza di stare svegli e giocare per l’estrema debolezza, con l’intenzione di verificare nel tempo i risultati di una migliore alimentazione.
L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie ad aumentare i ricavi, mangiare meglio e indirettamente ridurre le malattie causate dalla sottoalimentazione. Infatti il progetto prevede il contatto con le famiglie, l’acquisto di sementi, la fornitura di strumenti di lavoro e l’acquisizione della consapevolezza di un processo di produzione alimentare corretto, al fine di responsabilizzarle così che, in futuro, siano in grado di produrre cibo buono e sufficiente per la propria famiglia e magari anche per la vendita. I bambini coinvolti miglioreranno sicuramente il loro rendimento scolastico e questo sarà un secondo obiettivo, ma molto importante, del progetto. Per raggiungere i 6.000 euro necessario, ogni contributo è utile e essenziale: il codice di questo progetto è 880C.