Soddo, Etiopia: Città dei ragazzi sorridenti
Il nostro impegno con i giovani di Soddo accolti da abba Marcello e dai suoi collaboratori nella Città dei ragazzi sorridenti continua… Periodicamente questo sacerdote va in giro per la città, soprattutto nei mercati e nei pressi della stazione degli autobus, a cercare i bambini e i ragazzi che vivono per la strada; li invita a visitare la Città, regala loro una maglietta, offre un pasto e l’opportunità di una doccia… così di guadagna la loro fiducia e pian piano li coinvolge sempre più. Abba Marcello usa vere e proprie tecniche di fidelizzazione: se vieni ogni giorno, al termine della settimana ti do un paio di scarpe…
Si crea un rapporto e poi i ragazzi accettano di entrare nella Città come residenti e iniziare un percorso di recupero che abbraccia tutti gli aspetti della loro vita. Ricominciano a studiare, seguono corsi di formazione sia umana che professionale, si impegnano in tanti piccoli lavori necessari per la Città: chi fa il pane, chi si occupa delle pulizie, chi dà una mano in cucina.
È impossibile dare un numero preciso dei ragazzi ospiti, perché varia continuamente: qualcuno arriva, qualcuno parte per rientrare in famiglia (grazie alla mediazione di abba Marcello), qualcuno decide di riprendere la vita di strada per poi magari rientrare dopo un periodo più o meno breve. Difficilmente si scende sotto i 120 ospiti…
Sono ormai tanti i ragazzi usciti definitivamente perché hanno terminato gli studi o hanno imparato un lavoro. Ora sono giovani ben inseriti nella società, che hanno trovato la giusta strada per vivere appieno la loro vita. Tra loro c’è Wendewosen, uno dei primi ragazzi accolti al centro, che si è laureato ed è poi rientrato nella Città prima come collaboratore, ora come suo direttore: un esempio bellissimo per tutti, la prova che con l’impegno e un piccolo aiuto si possono raggiungere obiettivi inimmaginabili. E allora, perché non aiutare chi si impegna?
Qui potete leggere uno dei primi appelli per la Città dei ragazzi sorridenti, anche se il nostro aiuto era iniziato già nel 2012 dopo un viaggio di alcune persone del Comitato che avevano visto la bontà dell’iniziativa e la necessità di sostenerla.
Per assicurare un futuro alla Città, abba Marcello sta costruendo una scuola superiore che sarà frequentata anche da ragazzi provenienti da fuori. A Soddo c’è una grande richiesta di insegnamento di qualità e le tasse d’iscrizione pagate dalle famiglie più abbienti daranno un introito sicuro e continuo alla Città. Un altra idea allo studio è quella di ampliare la panetteria (che ora garantisce pane e qualche dolce ai ragazzi sorridenti) per aprire dei punti di vendita esterni. Fino a quando anche questi sogni di abba Marcello non si saranno trasformati in realtà, noi continueremo ad aiutarlo.