Renk, Sud Sudan: scuola per i bambini profughi
Stiamo collaborando con il JRS – Jesuit Refugee Service a un progetto che risponde ai bisogni educativi di emergenza dei bambini sfollati a Renk (in Sud Sudan, a pochi chilometri dal confine col Sudan) a causa del conflitto sudanese. L’obiettivo è aumentare l’accesso ai servizi educativi per i bambini colpiti dalla guerra. Tra i profughi ci sono sudanesi e anche sud sudanesi che avevano cercato migliori condizioni di vita al nord e che ora cercano di rientrare nel loro Paese d’origine, dove non hanno più la casa o un lavoro.
Circa 2000 bambini rifugiati e/o rimpatriati, economicamente vulnerabili e non in grado di soddisfare le loro esigenze di istruzione, saranno sostenuti per iscriversi e continuare gli studi anche attraverso la fornitura di materiali didattici di base e un corso di lingua inglese appositamente adattato sul modello arabo di loro provenienza al fine di facilitare la loro formazione.
Gli insegnanti coinvolti sono essi stessi profughi che avranno modo di riprendere la loro professione dopo aver ricevuto una formazione in pedagogia, metodologie educative incentrate sullo studente e competenze linguistiche in inglese. Saranno formati anche sull’apprendimento socio-emotivo per rafforzare le loro capacità a rispondere alle esigenze di apprendimento, sicurezza, salute mentale e supporto psicosociale dei bambini nelle scuole e negli ambienti di apprendimento. Di conseguenza, i bambini svilupperanno maggiori capacità di gestire il proprio benessere mentale e psicosociale e migliorare la resilienza.
Le comunità scolastiche saranno attivamente impegnate nella costruzione di ambienti di apprendimento sicuri, non violenti, inclusivi ed efficaci che promuovano la salute mentale e il benessere di tutti i bambini attraverso la consapevolezza e il dialogo sociale. Il progetto fornirà anche stipendi/incentivi agli insegnanti per migliorare il morale e l’attaccamento al lavoro. La difficile situazione economica del Sud Sudan ha infatti influito negativamente sul sistema scolastico: gli insegnanti non sono pagati e questo ha portato il personale docente a lasciare l’insegnamento come carriera e a perseguire altre opportunità di lavoro. Lo stipendio/incentivo agli insegnanti aiuterà a mantenere maestri e professori nelle scuole e quindi a migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Il progetto sosterrà quattro diverse scuole di Renk, intervenendo anche in ambito sanitario migliorando le strutture igienico-sanitarie, tra cui bagni separati per genere e strutture per la raccolta dell’acqua e il lavaggio delle mani. Un occhio particolare sarà rivolto alle ragazze, fornendo loro kit per l’igiene mestruale ed educazione alla salute riproduttiva, con l’obiettivo di ridurre le barriere alla loro partecipazione all’apprendimento, combattere lo stigma sociale e diminuire i tassi di abbandono scolastico.
Ispirato dall’amore generoso e dall’esempio di Gesù Cristo, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) è un’opera della Compagnia di Gesù con la missione di accompagnare, servire e difendere i rifugiati e gli altri sfollati forzati, affinché possano guarire, imparare e determinare il loro futuro. Dalla sua fondazione, più di 40 anni fa, il JRS ha lavorato con milioni di rifugiati e sfollati interni in tutto il mondo, condividendo i loro viaggi e promuovendo i loro diritti alla protezione, alle opportunità e alla partecipazione alla società. Il JRS già operava in Sud Sudan, ma in altre zone. Ha però intensificato la sua attività quando l’emergenza umanitaria creata dal conflitto in Sudan nell’aprile 2023 lo ha spinto a espandere le sue operazioni a Renk, dove fornisce servizi di supporto presso i due centri di transito e supporto educativo di emergenza ai bambini rifugiati e rimpatriati in 4 scuole primarie di Renk.
Dal 15 aprile 2023, il conflitto in Sudan ha causato lo sfollamento di oltre 770.775 sudanesi (23,13%), rifugiati rimpatriati (76,16%) e richiedenti asilo (0,38%) in Sud Sudan, un Paese già travolto da crisi prolungate, dove la pace e la sicurezza rimangono fragili e gli aiuti umanitari sono minacciati da una grave carenza di fondi. Più di 2,2 milioni di sud sudanesi sono sfollati nel paese dal 2013 e oltre 330.000 sono rifugiati nei paesi vicini. Renk, che è il principale punto di transito, ospita attualmente oltre 51.000 rifugiati e rimpatriati dal Sudan, la maggior parte dei quali sono ospitati presso i centri di transito istituiti dall’UNHCR a Renk e altri residenti nelle aree ospitanti adiacenti.
Si stima che circa 6.256 rifugiati e bambini rimpatriati a Renk stiano incontrando ostacoli nell’istruzione, sia per l’aumento della vulnerabilità economica e le difficoltà che colpiscono i rifugiati e i bambini rimpatriati, sia per il cambiamento del programma di studio che passa dall’insegnamento in arabo a quello in inglese.
Inoltre, l’effetto psicologico del conflitto in Sudan ha anche lasciato genitori e figli a combattere con depressione, ansia e disturbi emotivi con un impatto duraturo sulla loro salute mentale e sul benessere psicosociale. Casi di violenza contro i bambini da parte di genitori o tutori che non sono in grado di provvedere ai bisogni dei loro figli sono stati segnalati presso il centro di transito e intorno a Renk. Si teme che l’attuale crisi economica aggravi la vulnerabilità della popolazione e aumenti il rischio di violenza di genere contro le donne e le ragazze. I bambini con disabilità e i genitori affidatari incontrano barriere di accesso ai servizi di fisioterapia a causa delle limitate strutture di riabilitazione a Renk e dei servizi specializzati. Inoltre, l’afflusso di rifugiati e rimpatriati ha creato nuove dinamiche nelle relazioni sociali tra rifugiati, rimpatriati e comunità ospitanti, esacerbate dal sostegno umanitario differenziale, per lo più rivolto ai rifugiati/rimpatriati e non alle comunità ospitanti.
Il Gruppo India si affianca al JRS per dare nuove speranze a tanti bambini e alle loro famiglie, grazie a un importante lascito ma anche confidando nel sostegno di altri amici. Il codice per sostenere questo progetto, che durerà almeno due anni ed è iniziato a ottobre 2024, è 700E.
I bagni della scuola Jok Yousif Nyor prima e dopo la ristrutturazione |